Giallo Eltsin, secondo atto nel Mar Nero di Foto Ap

Giallo Eltsin, secondo atto nel Mar Nero La flotta contesa si sta trasferendo in un porto russo, un modo per sottrarla a Kiev? Giallo Eltsin, secondo atto nel Mar Nero II Presidente è andato a incontrare gli ammiragli MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un imprevedibile Boris Eltsin ha colto tutti di sorpresa volando a Novorossijsk per incontrare i capi della flotta del Mar Nero, contesa da Russia e Ucraina. Il Presidente aveva annullato l'incontro con il ministro degli esteri giapponese Watanabe, previsto per lunedì, e ieri ha disertato la Conferenza di pace per il Medio Oriente, debutto internazionale della nuova Russia. L'assenza di Eltsin, assieme all'incertezza dei suoi portavoce, ha moltiplicato i dubbi sulla sua salute, sollevando interrogativi sulla sua affidabilità e su una possibile lotta di potere alle sue spalle. L'inattesa visita' a Novorossijsk ha però immediatamente spostato il tiro delle supposizioni, rendendo se possibile ancor più fitta la cortina di dubbi. «Il Presidente è vivo e vegeto, e si sente benissimo», ha detto il suo portavoce Pavel Voschanov. Una ricostruzione delle ultime 72 ore sembra dargli ragione. Domenica sera Eltsin ha chiesto a Watanabe di spostare l'incontro a domani, ricevendo in risposta un irritato «no». Il giorno dopo, lunedì, il Presidente ucraino Kravchuk ha nominato nuovi comandanti per i tre distretti militari della sua repubblica, «licenziando» tre generali «fedeli» alla Russia. 350 mila militari hanno a tutt'oggi giurato fedeltà all'Ucraina: una cifra che fa pensare un un'estensione del controllo delle autorità di Kiev sulle truppe. Eltsin sapeva delle nomine che Kravchuk si apprestava a fare? Secondo Voschanov il Presidente russo ha passato il weekend «al lavoro», e si sa che lunedì Eltsin ha firmato una raffica di decreti, il più importante dei quali è l'ordine di sottoporre alla giurisdizione russa la flotta e le truppe del Baltico. Le notizie sono scarse, ma se non fosse accaduto qualcosa di grave Eltsin non avrebbe rinviato l'incontro con Watanabe, ministro dell'unico Paese in grado di aiutare la Russia ad uscire dalla crisi con massicci finanziamenti. Cosa può aver spinto Eltsin a «offendere» gli irritabili giapponesi? Assieme al Ministro della difesa Shaposhnikov ed al comandante della marina Chernavin, il Presidente è partito nella notte tra lunedì e martedì per Novorossijsk, nella cui rada si era ammassato «un gran numero» di navi da guerra. La visita, ha detto Voschanov, va considerata «nell'ambito della preparazione della prossima riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu», cui Eltsin prenderà parte venerdì. Il portavoce ha confermato che Eltsin incontrerà oggi il segretario di Stato Usa James Baker, e che partirà domani per un massacrante «tour» in quattro tappe: Londra, New York, Washington, Ottawa. Al centro dei colloqui con i leader occidentali saranno «i problemi della sicurezza nucleare». I media russi hanno quasi ignorato il viaggio marittimo di Eltsin, e solo la televisione centrale ha mostrato brevemente l'arrivo del Presidente sull'incrociatore «Moskva» ed il suo incontro con i marinai. Oltre ai capi della flotta, a bordo del «Moskva» Eltsin ha convocato anche il sindaco di Novorossijsk, che si è affrettato a smentire le voci di un prossimo spo¬ stamento delle navi nel porto della sua città. Ma come se si aspettasse sorprese, Kravhcuk ha detto ieri che l'Ucraina «non rinuncerà mai alla propria flotta», ha accusato gli ammiragli di sabotare gli accordi, ed ha denunciato il «ruolo distruttivo» di imprecisate «forze» in altri Stati dell'ex Urss. L'ammiraglio Kasatonov, comandante della flotta, ha invece parlato di «intrighi politici» tra i suoi ufficiali, dichiarando senza apparenti motivi che «Kravchuk non ha preso il controllo della flotta». Perché questa precisazione? Si temeva il contrario? A Novorossijsk Eltsin ha ripetuto che le navi resteranno parte dell'Armata comunitaria, ma ha aggiunto: «La dirigenza russa prenderà tutte le misure per garantire il rifornimento degli equipaggi, utilizzando i porti in territorio russo». E' possibile che la Russia, per evitare colpi di mano, pensi già a spostare la flotta da Sebastopoli al più sicuro ma per ora inadatto porto di Novorossijsk? Rispondere è impossibile, e i dubbi restano come una nuvola sull'orizzonte della visita americana di Eltsin. Fabio Squillante Il presidente russo Boris Eltsin a Novorossijsk, in visita , all'incrociatore «Mosca», alla fonda nel Mar Nero. Agli alti ufficiali intervenuti all'incontro Eltsin ha spiegato il programma di disarmo nucleare della flotta. [FOTO AP]