«Gli abusivi si riprendono l'acqua» di F. Mil.

«Gli abusivi si riprendono l'acqua» Napoli, nuovo blitz «Gli abusivi si riprendono l'acqua» NAPOLI. La lista nera è custodita negli uffici dell'Aman, la società che gestisce l'acquedotto e che affonda in un mare di debiti. L'elenco di coloro che bevono a sbafo contiene non poche sorprese: tra gli altri, il carcere di Poggioreale, il Comune al quale l'Azienda fa capo, la questura, la prefettura, alcune caserme dei carabinieri. Ma a preoccupare i responsabili della municipalizzata non sono tanto questi utenti poco disciplinati: loro, prima o poi, si metteranno in regola. C'è ben altro: a due settimane dall'avvio della crociata contro chi non paga la bolletta, gli esattori hanno scoperto che decine di debitori ai quali nei giorni scorsi è stata sospesa l'erogazione sono riusciti ad allacciarsi di nuovo alle condutture, continuando a scroccare l'acqua. «In fondo, il trucco non è difficile - spiegano nell'Ufficio Tecnico - ai furbacchioni basta svitare un tappo e il gioco è fatto». La scoperta degli utenti «clandestini» è stata fatta grazie alle indagini di un pool di impiegati dell'Ente. Gli improvvisati detectives hanno notato che la metà dei morosi ai quali era stata «tagliata» l'acqua continuava a non mettersi in regola coi pagamenti. Possibile che interi condomini, addirittura qualche bar e un paio di ristoranti si fossero rassegnati a non aprire più i rubinetti? Così i tecnici con veri e propri blitz sono tornati sui loro passi e hanno ispezionato i tubi sigillati in precedenza. I sospetti hanno trovato conferma: i «sigilli» erano stati manomessi, i debitori avevano riattivato l'allacciamento, nella speranza di non incappare nei controlli per la seconda volta. I recidivi, scoperti e ammoniti, non si sono scoraggiati: appena la squadra degli operai si è allontanata, si sono di nuovo armati di chiave inglese e hanno fatto in modo che l'acqua tornasse a sgorgare nelle loro case. In quindici giorni, nonostante i morosi irriducibili, la Società municipalizzata è riuscita a recuperare crediti per 12 miliardi. Ma l'elenco degli evasori da stanare è lungo: comprende anche bar, ristoranti e negozi, esercizi pubblici per i quali il liquido che esce dai rubinetti dovrebbe essere un elemento indispensabile per proseguire l'attività. Per questo, ieri, l'assessore all'Annona del Comune, Arcangelo Martino, ha deciso di revocare la licenza a 70 commercianti che non hanno ancora onorato il loro debito con l'Aman. [f. mil.]

Persone citate: Arcangelo Martino

Luoghi citati: Napoli