«Ciao Luigi»

«Ciao luigi» «Ciao luigi» Con Paoli e la Vanoni un canto alla memoria ALESSANDRIA. Aveva già scritto «Quando», «Lontano lontano», «Mi sono innamorato di te», melodie quiete, malinconiche; aveva 29 anni e pensava dì non essere ancora abbastanza grande e famoso; quel tragico Sanremo avrebbe dovuto allargare il suo pubblico, consolidare la sua immagine. Poi la bagarre festivaliera, secondo la Valeria tirata in ballo dal «Secolo XIX», gli aveva ispirato una lettera sul dietro le quinte, «con nomi e cognomi», mai ritrovata. E sul biglietto che lasciò come addio, scrisse: «Faccio questo non perché sono stanco della vita, tutt'altro, ma come atto di protesta contro un pubblico che manda in finale una canzone come "Io tu e le rose". Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi». Qualcuno le idee se le chiarì. Non il Festival, per il quale Tenco è sempre rimasto un fantasma ingombrante, ma nel '74 nacque il Club Tenco che ogni anno, in una rassegna autunnale, fra mille difficoltà promuove la canzone d'autore. Il suo patron, Amilcare Rambaldi, sarà oggi alle 16 al teatro Sociale di Ricaldone con Paoli, Reverberi, Bindi, Vecchioni, Arnaldo Bagnasco, la Vanoni, Milva, a parlare di Tenco uomo e musicista negli Anni 60. E stasera alle 21, lo ricorderà il concerto «Ciao Luigi», al teatro Comunale di Alessandria: canteranno tra gli altri Paoli, la Vanoni, Cristiano De Andre e Milva, presentati da Antonio Silva.

Luoghi citati: Alessandria, Ricaldone, Sanremo