I cosmonauti incrociano le braccia di F. S.

I cosmonauti incrociano le braccia PER LA PRIMA VOLTA I cosmonauti incrociano le braccia MOSCA. Il buon vecchio Jurij Gagarin, primo ragazzone dello spazio, si sta probabilmente rivoltando nella tomba. I suoi attuali seguaci, invece di pensare all'addestramento e alla patria, minacciano infatti uno sciopero. Ma tant'è: la crisi economica colpisce anche chi appartiene a quella che fino a pochi mesi fa era una delle categorie più invidiate e più smaccatamente privilegiate. E invece di medaglie, strette di mano dei leader massimi, ovazioni di folle festanti e «dacie» lussuose nei dintorni della capitale, gli astronauti russi ricevono oggi solo conti in rosso. Contrariamente a quanto tutti credevano, i viaggiatori dello spazio, nell'ex Urss, non sono tutti militari ed anzi, per quanto incredibile possa sembrare, gli astronauti civili guadagnerebbero in media 600 rubli al mese, più o meno cinque dollari! Quanti siano gli scontenti pronti ad incrociare le braccia non si sa, ma la televisione centrale ha detto che, se il governo non concederà gli aumenti «nei prossimi giorni», gli astronauti «si rivolgeranno al tribunale e romperanno i contratti». Per domani, intanto, è stato indetto uno sciopero «di avvertimento». [f. s.]

Persone citate: Jurij Gagarin

Luoghi citati: Mosca, Urss