E' già scontro sui tagli Pirelli

E' già scontro sui tagli Pirelli E oggi le prime riunioni separate di Olivetti e sindacati con il ministro Marini E' già scontro sui tagli Pirelli Seregno verso la chiusura, esuberi anche a Milano MILANO. Conto alla rovescia per Olivetti. Scade oggi l'ultimatum dell'azienda («O si trova una via d'uscita o il 25 gennaio scatteranno i licenziamenti per 2500 dipendenti») e proprio stamattina i rappresentanti di azienda e sindacato incontreranno separatamente il ministro del Lavoro Franco Marini. L'obiettivo del sindacato è arrivare a un coinvolgimento del governo nella trattativa. Lo ha ribadito ieri il segretario della Uilm Roberto Di Maulo, augurandosi che «Marini e il governo possano recitare un ruolo di mediazione per avvicinare le parti». Una proposta finora respinta dall'Olivetti, ma che ha trovato il ministro dell'Industria Guido Bodrato possibilista: «Sarà Marini a fissare i tempi del prossimo passo», ha detto lasciando intendere che l'incontro a tre potrebbe svolgersi già martedì, «subito dopo la riunione del Consiglio dei ministri di lunedì». Scatterà martedì la mediazione del governo? E con quali proposte? «Da parte dell'esecu¬ tivo c'è la massima disponibilità, ma tutto dipende dalle parti», ha precisato il ministro dell'Industria. Il governo, ha precisato Bodrato, «non può certo suggerire piani all'azienda», al massimo può «mettere in campo qualche ammortizzatore sociale, finanziare una parte della ricerca e fare il possibile, nel rispetto delle regole Cee, sul fronte della domanda pubblica». Dopo Olivetti, un altro grande comincia a tagliare. Ieri la Pirelli ha annunciato in un incontro con la Fulc, il sindacato dei chimici, che avvierà le procedure per mettere in mobilità 258 lavoratori, 208 dello stabilimento di Seregno che verrà chiuso e 50 della direzione di Milano. Il gruppo ha comunque accettato la richiesta Fulc di discutere la questione martedì al ministero del Lavoro quando verrà affrontato l'intero problema degli esuberi. «Non chiederemo prepensionamenti perché costano troppo, né cassa integrazione perché non ci sono prospettive di riassorbimento, ma garantiremo un'integrazione salariale a scalare», hanno anticipato i responsabili della Pirelli. I quali si sono già impegnati, per le dismissioni dei Prodotti diversificati, a informare il sindacato sui possibili compratori e a metterli in contatto con loro. Comincia a prendere corpo, insomma, il piano anticrisi Pirelli che prevede 2 mila licenziamenti in parte attuati. A proposito di piano anticrisi, Mediobanca sta predisponendo la forma giuridica per le garanzie reali a fronte dei due prestiti di 750 miliardi l'uno che avranno come contropartita il comparto cavi, oggi il più redditizio. I due prestiti, che hanno come capofila Mediobanca e Credit, coinvolgeranno alcuni tra i maggiori istituti italiani: Montepaschi, Cariplo, San Paolo e le tre Bin per il Credit; i principali istituti a medio termine con Mediobanca. Mentre alcune tranche, vista l'appetibilità di queste operazioni, verranno poi ricollocate presso altre banche. [r. e. s.]

Persone citate: Bodrato, Franco Marini, Guido Bodrato, Olivetti, Roberto Di Maulo

Luoghi citati: Milano, San Paolo, Seregno