Da Lipton a Ted Turner, fortune al vento

Da Lipton a Ted Turner, fortune al vento Da Lipton a Ted Turner, fortune al vento Spesi interi patrimoni per rincorrere una coppa leggendaria La storia della Coppa America è la storia di uomini avventurosi e potenti, che hanno dedicato la vita e immense fortune al tentativo di conquistarla. Dal 1899 al 1930 a dominare la scena è il magnate inglese del tè Thomas Lipton. Thommy lascia a 15 anni il negozio del padre, a Glasgow, per emigrare negli Stati Uniti, dove lavora prima in una piantagione e poi in una grande drogheria. Comprende per primo l'importanza della pubblicità e, tornato a casa, apre un suo negozio, il primo di una catena di 500. Lipton frequenta il principe Edoardo e navigando con lui si appassiona alla vela. Lancia le sue sfide in Coppa America con i Shamrock, trifoglio, simbolo delle sue origini irlandesi. Raggiunge New York a bordo del suo maestoso yacht Erin e per molti anni è al centro della vita mondana: non vince la coppa ma conquista il cuore degli americani. Lipton frequenta la Casa Bianca ed i pettegolezzi lo dan- no fidanzato a metà delle giovani dell'alta società, tra cui Rose Fitzgerald, futura Kennedy. Ma nonostante decine di tentativi, Lipton non riesce mai a conquistare la coppa. La sua tenacia è in parte premiata nel 1930, quando il sindaco di New York gli consegna una coppa tutta d'oro intitolata «al miglior perdente». Un trofeo che Lipton accetta mostrando così un grande senso dell'umorismo. Dopo di lui, a raccogliere la sfida è un altro miliardario inglese, Tom Sopwith, uno dei padri dell'aeronautica. Appassionato di volo fin da ragazzo, ha costruito la sua fortuna fabbricando gli aerei che sono stati usati nella guerra del 15-18. In America è già noto per una «bravata» di gioventù: volando basso nel cielo di Filadelfia ave¬ va cercato di togliere un cappello posto sul capo della statua di William Penn. Appassionato di vela, regata a lungo sui 12 metri e diventa uno dei migliori timonieri al mondo; esperto in tecnologie, mette a punto una sfida che lo porta vicinissimo alla coppa. Dall'altra parte, a difendere il trofeo, c'è un altro magnate, Harold K. Vanderbilt, discendente da una famiglia che, come gli Astor e i Morgan, ha molte volte finanziato la Coppa America. A Newport, dove dal 1930 si corrono le regate, vive nella lussuosa Marble House, un'enorme residenza costata nel 1902 ben 11 milioni di dollari: è un uomo moderno che non si accontenta di essere uno sportivo dilettante, diventerà il migliore skipper di ogni tempo in Coppa America. Nel 1977 sul palcoscenico di Newport si impone con la forza di un uragano Ted Turner, l'uomo di Atlanta, per i nemici «the mouth» (la bocca), il chiacchie¬ rone del Sud. Con l'arrivo di Turner, miliardario di recente ricchezza grazie alla pubblicità e alla televisione via cavo, sboccato e spregiudicato, si comincia ad interessare all'avvenimento velico anche la grande massa americana. L'uomo che ha creato la Cnn e che ha recentemente sposato l'attrice Jane Fonda si impone nettamente nelle regate e, alle conferenze stampa si presenta tranquillo, sorridente e spesso completamente ubriaco. Tra gli sfidanti, solo Alan Bond è riuscito finora a togliere la coppa agli americani. Originario di Londra, Bond sbarca in Australia a 13 anni ed il suo primo lavoro è quello di pittore di insegne. Costruisce dal nulla un impero immobiliare e si lancia con determinazione sulla Coppa America, che conquista nell'83 con Australia II al 4° tentativo. Sarà lui, qualche anno dopo, a comprare all'asta per 90 miliardi i girasoli di Van Gogh. [i. ci In alto: Thomas Lipton il re del tè sempre sconfitto ln basso: Ted Turner fondatore della Cnn In alto: Tom Sopwith pioniere dell'aeronautica In basso: Alan Bond strappò la coppa agli americani