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Fidel: il Papa come Bush Dopo le condanne per l'esecuzione Castro attacca il mondo Fidel: il Papa come Bush Igenerali armano migliaia di civili per difendere il regime dai «terroristi» L'AVANA. Fidel Castro contro il mondo intero. Il giornale ufficiale del regime «Granma» ieri ha duramente attaccato il Vaticano, i Nobel Octavio Paz e Oscar Arias, il presidente del Salvador Alfredo Cristiani e il quotidiano moscovita «Izvestia», che avevano condannato il governo cubano per l'esecuzione del terrorista Eduardo Diaz Betancourt. «Alcune delle voci che si sono unite al coro dell'infamia sono semplicemente inaudite». Secondo il vicedirettore di Granma, Guillermo Cabrerà Alvarez, autore dell'editoriale, tutte le personalità politiche internazionali che sono intervenute potevano «almeno per scrupolo osservare un doveroso silenzio e cercare qualche altra forma od opportunità per genuflettersi davanti alla politica dei nemici tradizionali di Cuba». L'organo del partito comunista cubano si scaglia anche contro il Vaticano dopo che il Papa aveva rivolto un appello a Castro per la concessione della grazia: «Il Vaticano, dal quale si suppone debbano venire le grandi verità, si permette di dettare consigli e ammonimenti che sembrano redatti dal dipartimento di Stato americano». L'editorialista si chiede poi se la Santa Sede sarà altrettanto commossa, come lo è stata alla notizia della fucilazione, leggendo le dichiarazioni rese a Miami dall'esule cubano Tony Costa, il co¬ mandante del gruppo anticastrista paramilitare «Comandos I», che si è addossato la responsabilità del tentativo di infiltrazione nell'isola di Betancourt e dei suoi due complici. Costa ha anticipato «nuovi tentativi di infiltrazione miranti a rovesciare il regime di Fidel Castro». Parole di fuoco anche per lo scrittore messicano, e premio Nobel per la letteratura 1990, Octavio Paz, e per l'ex presidente del Costarica, Nobel per la pace 1989, Oscar Arias, «le cui parole sembrano ricalcate su quelle di Reagan sull'impero del male». E' la volta poi del presidente salvadoregno Alfredo Cristiani, accusato di «realizzare molte esecuzioni senza condanne a morte». Le autorità cubane hanno cominciato a distribuire in tutto il Paese armi ai civili ed hanno chiesto ai tribunali maggiore rapidità ed efficacia per far fronte al timore di nuove azioni contro la rivoluzione, mentre si preparano processi ad oppositori ed agli assassini di tre agenti di polizia. Martedì scorso il presidente Fidel Castro, attraverso l'organo del partito Granma, aveva annunciato una linea dura contro l'opposizione interna ed esterna all'indomani dell'esecuzione di Betancourt sbarcato nell'isola per compiervi «azioni di sabotaggio». Il generale Sixto Batista Santana ha quindi annunciato che la direzione comu- nista ha deciso di consegnare migliaia di armi ai lavoratori civili per difendere il regime dalla minaccia del terrorismo. Per l'attore americano Sylvester Stallone, protagonista di Rambo e Rocky, la caduta del regime di Fidel è vicina e «presto il popolo cubano riprenderà nelle proprie mani il destino del Paese». Intanto si fa sempre più grave la crisi economica a Cuba: le autorità hanno deciso di sopprimere la quota di un litro di latte fresco che a giorni alterni ricevevano le famiglie formate da più di cinque persone. Il nuovo razionamento colpirà tutte le persone sopra i sette anni ad eccezione degli ultra sessantacin- quenni che mantengono la loro quota di latte fresco. Ogni tre mesi verrà consegnato alle famiglie un pacco di latte in polvere, che fino ad oggi spettava al singolo cittadino. Questa ulteriore restrizione si va ad aggiungere a quelle già in vigore sul pane, sul pesce fresco, sulle uova e altri prodotti alimentari resi sempre più scarsi dalla disastrosa situazione economica. La distribuzione viene controllata attraverso le tessere di razionamento, in vigore sull'isola da più di vent'anni. Castro risparmia anche sulle Olimpiadi. «A Barcellona '92 andranno solo gli atleti che hanno possibilità concrete di vincere una medaglia». [e. st.] Anche l'attore Sylvester Stallone l'eroe di Rambo e Rock/ contro Castro «Ha i giorni contati Presto Cuba conoscerà la democrazia» [FOTO EPA]