La staffetta per salvarlo di Luciano Borghesan

La staffetta per salvarlo La staffetta per salvarlo Gli esami portati dalla polstrada «William è con noi a Venezia». Il professor Mario Crosato, primario di pediatria al Nuovo Martini, ha ricevuto la telefonata del giudice Maristella Cerato alle 10,30 di ieri. «Il ragazzo - ha risposto il primario - deve essere subito ricoverato in neuro-. chirurgia e operato». Si è iniziata la corsa contro il tempo. Il professor Crosato ha infilato in una busta la cartella clinica e un messaggio per i colleghi: «A disposizione. Mettetevi in contatto con noi». Poi la staffetta della polizia stradale, da Torino fino all'ospedale di Padova, dove nel frattempo, da Venezia, venivano accompagnati William e il padre. Proprio da Padova, martedì, Salvatore Blandini aveva chiamato la convivente, Maria D'Angella. La donna da dieci giorni, dopo l'ennesimo litigio, è tornata (con Yana, 7 anni, figlia avuta dal Blandini) dai genitori in via Negarville. Tre interurbane. La cornetta abbassata prima che la donna potesse parlare: «Voglio tornare con te», «Dobbiamo tornare assieme», infine l'ultimo messaggio: «Addio, non mi sentirai più». Nell'alloggio di Rivoli, dove la coppia viveva, aveva lasciato un foglio con analoghe minacce: «Per tua follia hai distrutto 4 esistenze, addio per sempre». L'uomo non si rassegnava, aveva pensato anche al peggio. «Era esaurito - ha detto Maria D'Angella -, geloso. Non voleva saperne dei medici». Ieri pomeriggio, appena saputo del ritrovamento del convivente e di William, la D'angella ha commentato: «La cosa più importante è che abbiano ritrovato il bambino. E lui come sta?» Una vita sofferta e sconclusionata. Per Salvatore e per le persone che gli sono state vicino. Forse, tutto ha inizio con il concepimento di William e del suo gemello. A raccontare questo fatto è la madre di Salvatore, Rosaria Di Benedetto, 69 anni, che vive a Padova, dove ha altri due figli. «Nell'aprile '77 mia nuora, Gabriella Mozzato ha ricordato nonna Rosaria -, si recò in ospedale, era preoccupata per il parto gemellare, voleva il taglio cesareo». I medici la tranquillizzarono: «Attenda le doghe». L' 11 aprile '77 il ricovero. «Era Pasquetta, non si trovavano medici. Il ginecologo arrivò tardi: il primo gemello nacque morto, William ce la fece». La madre entrò in coma, e mai si riprese completamente. Nell'88 morì per emorragia cerebrale, proprio nel periodo in cui il marito aveva cercato di tornare con lei. Forse, in Salvatore Blandini, la diffidenza verso i sanitari ha quelle origini dolorose. Ora di William si occupa il tribunale dei minori: grazie al decreto limitativo della potestà paterna emesso giovedì scorso il ragazzo ha potuto essere operato. Poi si deciderà se lasciarlo con il padre. Luciano Borghesan La polstrada di Torino, alle 14, ha preso il plico dal Martini Nuovo. Poi la staffetta. La corsa si è conclusa all'ospedale di Padova, alle 17

Persone citate: Blandini, Crosato, Gabriella Mozzato, Maria D'angella, Mario Crosato, Salvatore Blandini

Luoghi citati: Padova, Rivoli, Torino, Venezia