Platt, di corsa verso la salvezza

Platt, di corsa verso la salvezza Il fuoriclasse britannico non pensa al mercato ma a dare punti al Bari pericolante Platt, di corsa verso la salvezza «La classifica decide il mio futuro» BARI. Platt domenica va a Torino, ma soltanto per giocare contro i granata di Mondonico. In testa ha due cose sole: i due punti e la salvezza. Nessuna Signora, per quanto miliardaria e affascinante, riuscirebbe a distrarlo in queste perìodo di passione. Sa che la Juventus lo cerca da tempo, ma lui risponde con sorrìsi. Ed è un atteggiamento tipico di quest'inglese diverso dagli altri che l'hanno preceduto in Italia: fedeltà assoluta a chi gli passa lo stipendio (5 milioni al giorno), frasi d'affetto per la città, i compagni e i tifosi. Soprattutto quando lassù viene intervistato da giornalisti britannici che sperano di fargli sputare veleni contro l'Italia. Platt non ci casca. Ecco perché a chi gli fa il nome della Juve risponde: «Ora penso al Bari, a giugno guarderò la classifica e...». Ma sarà inutile rileggersi il contratto. Platt è legato al Bari da clausole di ferro. C'è però una promessa di Vincenzo Matarrese di liberare il giocatore in caso di retrocessione. Promessa d'estate. Ora Platt preferisce la fidanzata, si chiama Azzurra, alla Signora in bianconero. Ma chi si azzarda a sfiorare l'argomento rischia di perderlo definitivamente: Platt è capace di negare questo flirt barese anche di fronte all'evidenza. Platt e Juventus è invece storia di un amore giovanile. Un- dici anni fa la cotta. Racconta: «Tutta colpa di Platini. Non immaginate cosa sia stato per me il fuoriclasse francese. Le sue invenzioni mi mandavano in estasi. Sognavo di diventare come lui. Intanto mi sarei accontentato di indossare la sua maglia bianconera». Invece per David iniziarono le prime scottanti delusioni. Approdato nelle giovanili del Manchester United pregustava un posto da titolare quando arrivò il benservito. La bocciatura fu decretata da Atkinson. Platt finì in 4a divisione. Si fece però largo con 65 gol in 127 partite. Il resto è storia recente. Prima la Under~21, poi l'Aston Villa, infine la Nazionale. Ed è diventato una stella di prima grandezza a Roma '90. La Juventus era dimenticata quando, all'improvviso, sbocciò il secondo amore. Qualcuno gli sussurrò che la Juve lo mandava a Bari per un anno. Una storia confusa, frutto anche di equivoci. La verità è che Vincenzo Matarrese si rivolse a Boniperti ottenendo una opzione di comodo da mettere davanti agli occhi dell'asso inglese in modo da convincerlo ad attraversare la Manica. Platt capì l'inganno e rimase male. Fu sul punto di dire no anche al Bari, poi cambiò idea. Il Trap, prima di tornare alla Juve, lo aveva già cercato. Lo voleva all'Inter. Brehme veniva dato in parten¬ za e Trapattoni indicava il successore. Platt aveva colpito il Trap in Coppa Uefa, quando l'asso britannico per poco non giocò un brutto scherzo all'Inter. Nel match di andata a Birmingham, l'Aston Villa si impose per 2-0 proprio con una rete di Platt. Ma nel ritorno l'Inter ribaltò la situazione. Trapattoni non lesinò elogi all'inglese. Ma se la Juve dovesse veramente farsi avanti? «Per ora sono solo parole...» risponde secco Platt. La sua unica preoccupazione attualmente è la sal¬ vezza del Bari: «La vittoria con la Roma ci ha dato una notevole spinta psicologica, possiamo farcela. Ma dobbiamo continuare sulla stessa strada. Soprattutto facendo punti in trasferta. A cominciare domenica con il Toro. Ma abbiamo anche un obbligo preciso, battere il Verona fra un mese. Soltanto così potremo tirarci su. In 4 o 5 settimane si può ribaltare tutto. Ma, ripeto, è importante non perdere con il Torino». Antonio Guido In caso di retrocessione si trasferirebbe alla Juventus: «Colpa di Platini, vedendolo decisi di diventarne l'erede» A sinistra, Platt: strano destino il suo, se andrà alla Juventus troverà Trapattoni che lo avrebbe voluto già all'Inter; a fianco, Armoni: per il difensore granata si prevede un'altra domenica di straordinari

Luoghi citati: Bari, Birmingham, Italia, Roma, Torino