Belmondo da Olimpiade

Belmondo da Olimpiade Belmondo da Olimpiade Vince la 15 km di fondo a Sappada SAPPADA. Le Olimpiadi sono alle porte e Stefania Belmondo dai campionati italiani di Sappada lancia un avvertimento a sovietiche e scandinave. Chi, dopo la colica addominale che l'aveva bloccata alla vigilia della 5 km, aveva messo in dubbio la condizione della bionda fondista ha dovuto ricredersi: Stefania è in gran forma. Nella 15 km a tecnica classica la Belmondo è partita per ultima sotto la neve e, una dopo l'altra, ha raggiunto le avversarie, conquistando il suo settimo titolo italiano. I distacchi, da record, indicano che Stefania si è impegnata con vigore per mettersi alla prova prima dell'appuntamento olimpico dove punta all'oro nelle gare a tecnica libera. Oggi come oggi l'azzurra può impensierire persino Elena Vialbe, la più forte fondista di tutti i tempi. A Sappada la Belmondo ha inflitto l'55" a Bice Vanzetta, 2'01" a Gabriella Paruzzi, 2'14" all'attesissima Manuela Di Gerita (in gara con un'elegante tuta viola addobbata con gonnellino giallo) e 3'53" a Petra Trocker. Prima del via un piccolo giallo. Stefania ha rischiato di essere derubata degli sci davanti a un albergo. Gli sci sono poi stati recuperati nella neve dietro una tenda da campo. La Belmondo ha anche posato tra un gruppo di guardie forestali indossandone il caratteristico cappello: spera nella prossima settimana di approdare in questo team sportivo. «Spero di arrivare alle Olimpiadi nelle condizioni ideali e di conseguire i risultati dello scorso anno in Val di Fiemme o di fare meglio sia individualmente che con la staffetta» ha detto la fondista azzurra (che a 23 anni ha già vinto 4 gare e una staffetta in Coppa del Mondo). La squadra italiana è ora a Livigno per preparare Albertville ma la Belmondo, dopo una breve puntata a casa, a Ponte Bernardo, ha preferito la quiete di Claviere dove si isolerà da sabato con il suo tecnico personale Alberto Berto. «Stefania - ha affermato Berto - sta benissimo ed è più facile mantenere la forma che raggiungerla poi». Obiettivo la prima medaglia nella storia del fondo femminile italiano alle Olimpiadi. [c. e]

Luoghi citati: Claviere, Livigno, Ponte Bernardo, Sappada