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Muore prima chi vive da single Ricerche Usa Muore prima chi vive da single WASHINGTON. Vivere soli fa male, in molti casi da morire. Non è un grido di dolore di un single insoddisfatto, ma la constatazione di due diversi studi medici condotti negli Stati Uniti uno dei quali dimostra anche che lo stress da problemi di soldi sembra responsabile di una più alta mortalità. Gli ultimi indizi sul possibile legame fra mortalità e vita da soli, per un cumulo di cause che vanno dalla facilmente immaginabile minor disponibilità immediata di aiuto in caso di guai alla meno nota ma non meno influente dipendenza dal contatto fisico affettivo per il proprio benessere - vengono da due studi pubblicati ieri in America. Uno indica chiaramente che le persone che hanno subito un attacco cardiaco e vivono da sole hanno un maggior numero di probabilità - circa il doppio di subire un secondo attacco cardiaco di chi vive in famiglia. E più alte probabilità di morire di cuore entro sei mesi. I motivi, secondo i ricercatori autori di questo studio, non sono chiarissimi. Ma fanno presente i medici che la solitudine è stata già identificata come motivo di più alti tassi di mortalità in varie categorie: incidenti, suicidi, disordini psichiatrici e perfino turbercolosi. Secondo il cardiologo Robert Case, autore di questo studio, «i dati sono impressionanti e indicano chiaramente come sia importante mantenere buone relazioni interpersonali, soprattutto nella società di oggi». Lo studio definisce addirittura il vivere da soli «un fattore di rischio di primaria importanza». Statisticamente, poi, la cosa più significativa è che non si trovano fattori di rischio compravabili per altre note cause di stress per una persona, come divorzio, separazione o vedovanza. Le spiegazioni possono essere di vario tipo: la ricerca per esempio ha dimostrato che le persone sole tendono ad essere meno attente nel seguire prescrizioni e istruzioni, trovano più difficile smettere di fumare o seguire una dieta. Ma la convinzione più diffusa è che sia lo stress superiore conseguente nel non avere qualcuno da amare o da cui essere amati ad alterare i sistemi difensivi del corpo umano, per esempio con immissione eccessiva di adrenalina nel sangue. [Adnkronos]