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Salvato dalle fiamme il regno del Gattopardo Palermo, l'ombra del racket sul rogo a Palazzo Gangi Salvato dalle fiamme il regno del Gattopardo PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Trent'anni fa, nelle sue sale, Luchino Visconti girò la scena più bella del «Gattopardo», quella del valzer. Gli sceneggiatori de «La piovra» lo hanno scelto per ambientarvi alcune scene del fortunato serial televisivo. Ieri mattina, all'alba, un incendio, quasi sicuramente di origine dolosa, ha rischiato di distruggere questo palazzo tanto amato dai registi. Ma i vigili del fuoco, in cinque ore di duro lavoro, sono riusciti a circoscrivere e a spegnere le fiamme, salvando uno dei tesori architettonici di Palermo, palazzo Gangi. Che a questo edificio settecentesco in stile barocco, fatto costruire dai principi Valguamera di Vili afranca su disegno di Filippo Ju varrà, siano legati molti palermitani, lo ha dimostrato il capannello di gente, che si è formato nelle vie adiacenti, appena si è diffusa la voce del rogo. L'edificio appartiene ora alla principessa Stefanina Gangi vedova di Vincenzo di San Vincenzo. «Se avessero voluto fare uno sfregio al principe, avrebbero potuto incendiare tutto» ha commentato uno degli investigatori. Considerati più che benestanti, i San Vincenzo hanno vasti possedimenti, il che non impedi¬ sce loro di affittare per circa sei milioni il giorno il palazzo in occasione di incontri o ricevimenti. Le sale artisticamente decorate (pregevole in particolare il salone degli specchi) e massicciamente arredate con mobili d'epoca, hanno ospitato più di una testa coronata, ultima nel 1980, Elisabetta d'Inghilterra con il duca di Edimburgo, preceduta da Giorgio V e la regina Mary, il kaiser Guglielmo II, Alfonso XIII re di Spagna. Le fiamme si sono sviluppate nel primo piano del retro dell'edificio in un deposito di capi d'abbigliamento gestito da Antonino Di Paola e in tre piccoli alloggi in disuso al secondo piano. [a. r.] I vigili del fuoco mentre cercano di domare le fiamme scoppiate a Palazzo Gangi [FOTOAP]