Scampa allo scontro d'auto poi sale sull'Airbus: salvo

Scampa allo scontro d'auto poi sale sull'Airbus: salvo LA SCIAGURA DI STRASBURGO In Francia il jet sott'accusa continuerà a volare Scampa allo scontro d'auto poi sale sull'Airbus: salvo PARIGI. Pierre Lota, manager francese di mezz'età, è una persona fortunata. E non dimenticherà mai la data del 20 gennaio 1992, il giorno in cui è scampato alla morte miracolosamente per due volte in 13 ore. Pierre Lota, uno dei nove soli superstiti dell'incidente all'A-320 dell'Air Inter precipitato il 20 sera sul monte Sainte Odile nei pressi di Strasburgo, doveva recarsi in Alsazia per lavoro e aveva deciso di arrivarci in aereo. Dalla sua fabbrica di Aix-en-Provence è partito a bordo di un'auto sportiva per cercare di arrivare all'aeroporto di Lilla in tempo per prendere l'Air Inter del mattino per Strasburgo. Ma arrivato al casello di uscita dell'autostrada, mentre stava per pagare il pedaggio, è stato tamponato da un'auto il cui conducente non è riuscito a frenare e lo ha investito a 100 chilometri orari. Dalla vettura, completamente distrutta, è uscito illeso e il primo pensiero è stato quello di correre a telefonare alla moglie per avvertirla dell'accaduto, spiegarle che non avrebbe fatto a tempo a prendere l'aereo del mattino e chiederle di prenotargli un posto su quello della sera. E' stato così che il manager è arrivato, trafelato, al secondo appuntamento con la morte: essendo uno degli ultimi passeggeri, tuttavia, gli è stato assegnato uno dei posti di coda: proprio quelli in cui sedevano gli unici nove superstiti dell'incidente che alle 19,20 ha ucciso tutte le altre 87 persone, 82 passeggeri e cinque membri dell'equipaggio. Ha avuto solo una lieve emorragia al naso. Intanto l'Aviazione civile ha comunicato che gli Airbus-320 del tipo di quello precipitato (terzo incidente in 4 anni di servizio) continueranno a volare in Francia. [e. st.l

Luoghi citati: Alsazia, Francia, Lilla, Parigi, Strasburgo