Cossiga spara su dc e pds

Cossiga spara su dc e pds Il Presidente duro con Gava. I partiti: stia lontano dalla tv Cossiga spara su dc e pds «Occhetto è uno zombie con i baffi» gherite. Ma siccome mi piacciono la terra e le margherite mi fa un po' schifo il pensare che la terra possa essere violata e le margherite colte dalle manacce degli zombies con i baffi». Un attacco poi a La Malfa («sputa nel piatto dove ha mangiato»). Il leader del pri ieri ha annunciato che a questo punto i repubblicani sarebbero pronti anche a chiedere le dimissioni di Cossiga se non mancassero che pochi mesi alla scadenza del mandato presidenziale. Pronte le repliche dei de. «Ma cosa vuole? - s'è lasciato sfuggire Gava -. Lo sto salvando dall'impeachment!». E il quotidiano de «Il Popolo» replica con un corsivo in cui respinge «con fermezza gli apprezzamenti privi di senso». Ieri si è riunita la commissione di vigilanza Rai per decidere le misure da adottare nella prossima campagna elettorale. Secondo il de Golfari dalla riunione è venuta la convinzione di contenere «in questo particolare e difficile momento» gli interventi del presidente Cossiga. F. Martini, A. Minzollni e A. Raplsarda A PAGINA 3 ROMA. Cossiga torna all'attacco contro de e pds. Parole dure nei confronti del capogruppo democristiano alla Camera e del segretario del pds Achille Occhetto. Ma non vengono risparmiati neanche il segretario del pri, Giorgio La Malfa, e il leader liberale Renato Altissimo. Cossiga risponde a Gava, che aveva difeso il diritto del segretario del pds di parlare liberamente. Sono stato capito male, ha detto il Presidente della Repubblica. «Io non ho mai intimato al pds né allo zombie con i baffi, cioè al quel poveretto dell'on. Occhetto, di non parlare, perché questo sarebbe autoritario, rappresenterebbe un atto di prepotenza camorrista e io non sono mai stato né sono mai stato chiamato boss». Gava, secondo Cossiga, si è guadagnato la serenità e la pace conquistandosi «la benevolenza dell'ex pei» e ora «nessuno più ciancia contro di lui; nessuno lo chiama più camorrista e amico dei camorristi». E poi Occhetto. Per Cossiga «farebbe meglio, secondo l'invito rivoltogli dagli operai della Fiat, ad andare a zappare e a raccogliere le mar¬

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