L'accusatore un corrotto
L'accusatore un corrotto Bustarelle Polstrada L'accusatore un corrotto Guido Sconza, l'agente che accusò e fece condannare 19 colleghi del Distaccamento della polizia stradale di Susa, è uscito indenne dall'accusa di corruzione. Processato ieri in prima sezione del tribunale (presidente Ambrosini) è stato assolto con formula ampia. Alla lettura del verdetto, tre ex colleghi del poliziotto, che avevano assistito al dibattimento, sono usciti scuotendo il capo, visibilmente insoddisfatti. L'imputato, che era accompagnato dalla moglie, non si è affacciato in aula ed è uscito a testa alta a palazzo di giustizia. Tra Sconza e gli ex colleghi non corre buon sangue. A dare il via all'inchiesta fu proprio il poliziotto scomodo, che registrò con un microfono nascosto negli stivali i colloqui con i sovrintendenti Bruno Grossi e Antonio Fiscante, colloqui in cui si scambiavano promesse di bustarelle per non multare gli autisti dei camion con carichi irregolari impegnati nella costruzione dell'autostrada del Frèjus. L'imprenditore Sergio Maggiora, titolare della Rescavi di Refrancorc d'Asti, vuotò il sacco: «I soldi li prendevano tutti gli agenti del distaccamento, Fiscante e Grossi proseguivano un discorso iniziato da Sconza». Alla Procura arrivò uno scritto anonimo, redatto forse dai colleghi del poliziotto, con pesanti accuse contro di lui. Il pubblico ministero Corsi stralciò la posizione di Sconza, proseguì contro gli altri l'istruttoria, conclusasi l'estate scorsa con diciannove condanne. Poi mandò a giudizio anche Sconza, assieme ad un altro poliziotto, Claudio Cabriolu, e agli imprenditori Sergio Maggiora e Claudio Baschieri. I difensori di quest'ultimo, avvocati Chiusano e Festa, hanno sostenuto che gli atti raccolti in altri procedimenti non possono essere utilizzati come prova e il tribunale ha stralciato le dichiarazioni di Maggiora che accusavano Sconza. A questo punto le dichiarazioni si sono ritorte contro l'imprenditore, condannato a 3 mesi di reclusione, che si aggiungono all'anno di carcere patteggiato nel primo processo. Baschieri e Cabriolu, difesi dall'avvocato Crovello, sono stati invece assolti come SconI za.
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