La Juve strizza l'occhio a Platt di Angelo Caroli

La Juve strizza l'occhio a Platt Trapattoni e Capello si stanno preparando per la sfida del prossimo anno La Juve strizza l'occhio a Platt Melli se parte Sobillaci, Minotti Verede dijulio Cesar Eranio e De Napoli per un Milan che vuole solo ritocchi TORINO. Sono lontani i tempi in cui gli operatori si precipitavano sul mercato solo in estate. Oggi, chi tardi arriva male alloggia. Ed ecco che le società preparano i piani di guerra in inverno per vincere le battaglie mercantili in primavera. La Juventus vuole azzerare il divario con il Milan, il club che per qualità e quantità ha bisogno di ritoccare appena l'organico. Berlusconi e Capello avrebbero chiuso le trattative per il centrocampista partenopeo De Napoli, per il genoano Eranio, nonostante i corteggiamenti assidui dell'Inter, e hanno acquistato gli jugoslavi Savicevic e Boban, quest'ultimo di ritorno dal parcheggio nel Bari. La Juventus non dorme. I suoi progetti sono ricostruire un organico capace non soltanto di replicare a un potere (quello milanista) che dura da un quinquennio, ma anche di aprire un ciclo e allargare la rosa, oggi alquanto carente. In Europa il giocatore che sarebbe piaciuto di più a Trapattoni è il centrocampista tedesco Sammer, ormai preda scontata di Pellegrini per sostituire uno dei tre stranieri nerazzurri, Brehme. L'obiettivo della Juve si concentra, oltre che su Papin (non più giovane e costoso), su Platt, un elemento duttile, elegante, che opera a tutto campo ed è capace non solo di preparare lo schema ma anche di finalizzarlo. L'eventuale arrivo dell'inglese non significherebbe il sacrificio automatico di Schillaci (domenica è stato capace di una prodezza che lo ricaricherà sotto ogni punto di vista). Partirebbe il brasiliano Julio Cesar, bravo ma un po' avanti con gli anni (29) e non dotato di quell'autorità che occorre alla difesa per trasformare un'azione di contenimento in replica efficace. Al brasiliano manca inoltre la personalità per gestire il gioco da regista difensivo. Non è insomma Scirea, né Franco Baresi. Ed allora tanto varrebbe provare con Minotti (al Parma andrebbe Corini), ottimo libero, e utilizzare il posto-straniero vacante con un jolly offensivo, appunto Platt. L'operazione è ovviamente legata alla permanenza o meno del Bari in serie A. Minotti piace molto ed è probabile che sia lui l'erede di Julio Cesar. Se Schillaci cambierà indirizzo, l'uomo ideale per sostituirlo è Melli, per il quale c'è più di un caldo interessamento da parte della società bianconera, anche se nella stessa direzione si fa avanti la Lazio. Con Schillaci (oppure Melli), Casiraghi, Platt e Baggio insieme, si chiederanno i tifosi, come potrà Trapattoni far quadrare i conti? Semplice, basta pensare a due squadre competitive degli anni '82/83 (Coppa Italia e Mundialito a Mi¬ lano) e '83/84 (scudetto e Coppa delle coppe) con Boniek e Platini a sostenere prima Paolo Rossi e Bettega e, successivamente, Paolo Rossi e Penzo. Il Trap potrebbe sfruttare le risorse tecniche e balistiche di Platt e Baggio non soltanto per preparare l'azione di Schillaci (o Melli) e Casiraghi, ma anche per mandare gli stessi Platt e Baggio in gol e costringere l'avversario ad un impegno di notevole portata fisica e psicologica. Nuovi obiettivi non ci sono all'orizzonte, si tratta di ribadire un vecchio interesse per Crippa (cosa che non mette in discussione Conte, il quale gode assoluta fiducia nel clan bian- conerò) e per Ferrara, un difensore che alzerebbe di qualche centimetro il bunker già invalicabile costruito da Trapattoni e Boniperti. Come si vede, la Juventus sta pensando a edificare un argine capace di riportare alla normalità gli equilibri, qualora il reparto avanzato risultasse particolarmente sbilanciato in avanti. Certa la partenza di Di Canio e sicuro l'arrivo di Ravanelli. L'attaccante reggiano servirà a pungolare Schillaci e Casiraghi, ma farà anche molto comodo per le sue doti di cannoniere che vanno verificate in una categoria superiore. Si prevedono conferme per Alessio, Galia e Ma- rocchi, vista la capacità di quest'ultimo di interpretare bene anche il ruolo di terzino di fascia in caso di necessità. Sul ritorno di Dino Baggio c'è l'ombra dell'Inter, disposta a far carte false per trattenerlo. Ci riuscirà solo nel caso in cui la Juve decidesse di non insistere sulla giovane promessa, convocata da Sacchi anche nell'ultimo stage romano. Ma con il rientro nell'area europea, Trapattoni vorrà una rosa particolarmente florida. L'abbondanza non logora, il Milan insegna. Dunque è prevedibile il ritorno di Dino Baggio in bianconero. Angelo Caroli Platt, a sinistra, ha dimostrato di essere un centrocampista che sa segnare: finora 7 reti

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