Durerà anche nel '92 l'inverno del computer

Durerà anche nel '92 l'inverno del computer L'anno scorso mercato in calo del 7,8% Durerà anche nel '92 l'inverno del computer Nuovi segnali di crisi dall'aerospaziale United Technologies taglia 13.900posti NEW YORK. Nel lungo inverno dell'industria americana si accentua la crisi di due settori fondamentali per l'economia: l'informatica e l'aerospaziale. La crisi del computer, un fenomeno ormai di portata mondiale, sta colpendo duramente i conti delle grandi società informatiche Usa che nonostante i corposi tagli al personale hanno raggiunto (è il caso della Ibm) i peggiori risultati dal dopoguerra. Del resto il calo del mercato è stato brusco. Secondo le elaborazioni della Dataquest, un'azienda californiana specializzata nel settore, nel 1991 il fatturato delle società di informatica è sceso, a livello mondiale, del 7,8% a 109,7 miliardi di dollari. Soprattutto nell'area dei personal computer, che nello scorso decennio aveva registrato una forte espansione, l'anno scorso si è respirata aria di crisi: nel 1991 gli introiti sono diminuiti a 45,7 miliardi di dollari, l'8,3% in meno dell'anno precedente. E le prospettive sono cupe. Anche nel 1992, prevede Dataquest, continueranno drastiche ristrutturazioni per tagliare i costi e sopravvivere in un mercato dove la guerra dei prezzi è ormai la regola. Nel '91, comunque, il mercato dei personal computer che continua ad essere dominato dai modelli Ibm col 14,8% delle vendite (15,2% nel 1990), vede al quinto posto l'italiana Olivetti con una quota del mercato mondiale pari al 3,2%. Il cavallo vincente del settore nel 1991 è stata la grande concorrente della Ibm, la Apple, che ha migliorato la sua posizione di 1,9 punti accaparrandosi il 10,7% del mercato. In leggero aumento anche le quote della giapponese Nec e dell'americana Compaq, passate al 7,2 e 6% dal 6,6 e 5,7% rispettivamente. Ma se le vendite mondiali di personal calano, il futuro dell'informatica sembra spostarsi sulle workstations, i potenti computer che fino a pochi anni fa erano utilizzati solo per usi professionali, ma che adesso stanno diventando abbordabili anche per il normale utente. La quota delle workstations sull'intero mercato informatico è salita lo scorso anno all'8% dal 6,4% del 1990. Nel 1991 il fatturato di questo settore è aumentato del 14,5% a 8,8 miliardi di dollari. A dominare quest'area di mercato è la Sun Microsystem (29% del mercato mondiale), seguita a distanza dalla Hewlett-Packard (18,8%) e dalla Ibm (16%). Ma l'aria di crisi spira anche sul settore aerospaziale. Dopo i tagli di personale annunciati da molte grandi società, prima fra tutte la Boeing, ieri anche la United Technologies, colosso specializzato nel settore aeronautica e difesa (controlla tra l'altro la Pratt & Whitney e la Sikorsky), ha annunciato che ridurrà il proprio personale di 13.900 unità, il 7% della sua forza lavoro, e chiuderà o accorperà 100 stabilimenti. A causa di questi costi straordinari, il gruppo ha accusato nell'ultimo trimestre 1991 una perdita netta di 1,22 miliardi di dollari contro un utile netto di 168,8 milioni dello stesso periodo del 1990 su un fatturato in lieve calo da 5,95 a 5,81 miliardi di dollari. Nell'intero 1991, la società ha perso 1,02 miliardi di dollari contro un utile netto di 750,6 milioni del '90 su un fatturato in calo da 21,79 a 21,26 miliardi di dollari. [r. e. s.l John Akers, presidente della Ibm

Persone citate: Hewlett, John Akers, Sun Microsystem

Luoghi citati: New York, Usa