Pochi tratti a matita per spartirsi i Balcani

Pochi tratti a matita per spartirsi i Balcani Scoperto l'appunto scritto da Churchill davanti a Stalin, e da lui vistato Pochi tratti a matita per spartirsi i Balcani IwwtI INSTON Churchill non 111 / ne andava molto fiero, WW ma ebbe l'onestà di conWW fessare tutto nelle sue LL'-.I Memorie. Ricordando la sua visita a Stalin, il 9 ottobre 1944 al Cremlino, spiegava come l'offensiva sovietica contro le truppe tedesche in rotta nei Balcani inquietasse la Gran Bretagna., molto influente in quella regione, in particolar modo in Grecia. Qual era il modo migliore di garantire i propri interessi, se non di accordarsi direttamente con il dittatore di Mosca per salvare il salvabile e dividersi le zone di influenza? E questo fece il primo ministro britannico. Dopo aver lanciato un appello per «evitare di metterci in urto su questioni per cui non ne vale la pena», propose a Stalin «un nostro predominio nel 90% in Grecia» e un «fifty-fifty in Jugoslavia». «Mentre venivano tradotte le mie parole - prosegue Churchill - scrissi su un mezzo foglio di carta ... Spinsi il foglio davanti a Stalin, cui la traduzione era stata appena fatta. Ci fu un breve momento di attesa. Quindi prese la sua matita blu, tracciò sul foglio un grosso segno di approvazione, e ce lo rese... Poi ci fu un gran silenzio. Il foglio, segnato di blu, restava in mezzo al tavolo. Finalmente io dissi: "Non sembrerà un po' cinico aver regolato in modo così spregiudicato problemi come questi, da cui dipende la sorte di milioni di persone? Bruciamo questo foglietto". "No, lo tenga", disse Stalin». In realtà, Churchill non lo conservò che a metà, dato che il primo originale è andato perduto. Ma ne esiste una copia, che alcuni ricercatori della Bbc, preparando una serie di documentari trasmessi recentemente a Londra, hanno ritrovato negli archivi dell'ex primo ministro britannico, a Cambridge. Sono i documenti che, grazie alla Bbc, pubblichiamo qui accanto. Se il testo russo è stato scritto da un interprete, il documento in inglese è stato scritto di pugno da Churchill, con l'eccezione del «grosso segno di matita blu» con cui Stalin segnò la sua «approvazione», e che si vede in alto a destra (sbarra il 10 per cento assegnato agli «altri» in Romania). Si ritrova la stessa matita blu, ma è un visto molto più esplicito del dittatore sovietico, su un altro documento molto simbolico della vecchia divisione dell'Europa: la carta che delimita la frontiera tra Polonia e Russia in seguito agli accordi Stalin-Ribbentrop del 28 settembre 1939. In realtà, le cifre stabilite tra Churchill e Stalin furono riviste il giorno dopo da Eden e Molotov, i capi delle due diplomazie, in modo ancora più favorevole all'Unione Sovietica: l'Urss manteneva il suo 90 per cento in Romania, ma la sua parte fu portata all'80 per cento in Ungheria e Bulgaria, e al 60 per cento in Jugoslavia. In cambio, non si toccò il predominio britannico in Grecia, cosa che consentì a Churchill, qualche tempo dopo, di annientare i partigiani dell'armata comunista Elas. Questi accordi particolarmente «spregiudicati» del 1944 sarebbero stati, alla fine, tra i più solidi nella storia del dopoguerra: l'Ungheria di Kadar non era forse, grosso modo, comunista all'80 per cento, e la Jugoslavia di Tito al 60 per cento? Michel Tatù Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa» L'appunto scritto da Churchill e approvato da Stalin. In alto, la frase scritta a mano che presenta il testo: «Nota scritta dal primo ministro (PM) durante una conversazione con il maresciallo Stalin al Cremlino, il 9 ottobre 1944. Annessa, la traduzione (russa, ndr) fatta dall'interprete. Ciò che è riportato con l'inchiostro rosso è stato aggiunto in seguito». Si tratta di una correzione di Churchill, che in relazione al 10% della Grecia, anziché «gli altri» scrive «Russia». Il timbro W.S.C. (Winston Spencer Churchill) al fondo del documento è quello degli archivi dell'ex primo ministro, a Cambridge.