Nuovo giallo, sparita una registrazione di D. 1.

Nuovo giallo, sparita una registrazione CASO PERRUZZA Nuovo giallo, sparita una registrazione L'AQUILA. Spunta il giallo di un nastro magnetico che sarebbe scomparso, nel processo d'appello per l'uccisione della piccola Cristina Capoccitti, trovata cadavere il 23 agosto di due anni fa a Balsorano. I difensori dì Michele Perruzza, lo zio della bambina, condannato in primo grado all'ergastolo, hanno rivelato in aula che «la notte tra il 26 e il 27 agosto del 1990, negli uffici della procura di Avezzano, all'imputato è stata fatta ascoltare la registrazione della ritrattazione del figlio Mauro che in un primo tempo si era autoaccusato». Ma di quel nastro non è stata trovata traccia negli atti del processo. Gli avv. Cecchini e De Vita hanno chiesto alla Corte di poter ria¬ scoltare quella bobina fantasma che innesca altri inquietanti motivi polemici. Ma c'è davvero? E se c'è, che fine ha fatto? La difesa è certa dell'esistenza. Per questo ha insistito che venisse trovata quella testimonianza e inserita negli atti. La corte, visto che non esiste «alcuna traccia tangibile di questa registrazione», ha deciso di rigettare la richiesta. Ma il caso non si chiuderà certamente qui. Dai legali di Perruzza è stata preannunciata un'istanza di nullità di tutto il processo «per essere stati lesi i diritti della difesa». Ipotizzate anche «responsabilità di carattere penale per l'eventuale sottrazione dagli atti procedurali, del nastro registrato». [d. 1.]

Persone citate: Caso Perruzza, Cecchini, Cristina Capoccitti, De Vita, Michele Perruzza, Perruzza

Luoghi citati: Avezzano, Balsorano, L'aquila