Marmitte L'accordo è vicino

Marmitte L'accordo è vicino Ruffolo ottimista Marmitte L'accordo è vicino ROMA. Ancora nulla di fatto sul provvedimento di agevolazioni fiscali che dovrebbero favorire l'acquisto di marmitte catalitiche e auto nuove già catalizzate. Anche se il ministro dell'Ambiente Ruffolo è ottimista e conta di riuscire a portare le nuove misure al Consiglio dei ministri di venerdì prossimo, per farle passare insieme alle ordinanze anti-inquinamento che scatteranno dal primo febbraio. «L'importante è che ci sia una convergenza sugli obiettivi: definire delle misure che possano davvero incidere e agevolare il processo di disinquinamento avviato con le ordinanze», ha detto Ruffolo al termine di una riunione a palazzo Chigi con i ministri delle Finanze, dell'Industria e dei Trasporti. Un incontro che il ministro dell'Ambiente ha definito «positivo». I tecnici dei vari ministeri sono da ieri pomeriggio al lavoro per definire un testo che superi le perplessità espresse soprattutto dal ministro delle Finanze Formica. Quali incentivi offrire agli automibilisti per indurli a rendere meno inquinanti le loro automobili? Accantonata la proposta di esenzione pluriennale del bollo, tecnicamente impraticabile, si discute sull'ipotesi di una serie di detrazioni dell'Iva. Precisamente si tratterebbe di 600.000 lire di sconto Iva sull'acquisto di automobili nuove già catalizzate, di 250.000 sulla vendita e il montaggio dei cosiddetti «retrofit», le particolari marmitte «a due vie» che è possibile montare sulle auto vecchie di qualche anno (ma non vecchissime). Ancora, verrebbe abolito il superbollo per chi compra il «diesel pulito», vale a dire quelle auto che usano il gasolio «California» a basso tenore di zolfo, previsto dalle norme Cee. Il mancato introito dello Stato verrebbe compensato da una manovra sui carburanti che prevede l'aumento di 5 lire su benzine e gasolio normale: e una diminuzione di 25 su quelli «a basso tenore di zolfo». Niente da dire sul superbollo diesel, in discussione è sopratutto l'incentivo per i retrofit e la «filosofia» di fondo di modificare le auto già circolanti. La controproposta coincide in buona parte con quella anticipata lunedì dal presidente dell'Aci Rosario Alessi dalle colonne del mensile «L'Automobile». La detrazione (più sostanziosa) o addirittura l'esenzione dell'Iva verrebbe concessa alle auto nuove a condizione che l'acquirente tolga dalla circolazione un'auto vecchia e lo dimostri con un «certificato di rottamazione» che potrebbe essere rilasciato direttamente dalla casa costruttrice che si impegnerebbe a cancellarla dal registro. Secondo questa scuola di pensiero, catalizzare le auto vecchie sarebbe meno efficace da un punto di vista ambientale e si presterebbe a mille sotterfugi, tanto più in presenza di un parco auto vecchissimo come quello italiano che sarebbe auspicabile rinnovare. Ma l'importante, dicono al ministero dell'Industria, è cominciare intanto a fare qualcosa, [m. g. b.]

Persone citate: Formica, Rosario Alessi, Ruffolo

Luoghi citati: California, Roma