Hollywood regno di plastica I divi sono figli del chirurgo

Hollywood regno di plastica I divi sono figli del chirurgo L'incubo dei seni al silicone scatena l'America nella caccia alle bellezze da laboratorio Hollywood regno di plastica I divi sono figli del chirurgo WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE C'è chi si vergogna. C'è chi ha ammesso qualcosa in passato e oggi minimizza. E' più facile, ormai, per un attore o un attrice, ammettere un'inclinazione per l'omosessualità che il ricorso alla chirurgia estetica. Ma l'Hollywood cQ plastica è una città fittamente abitata e, soprattutto adesso che i seni al silicone sono sotto accusa, tutti i suoi abitanti sono soggetti a uno scrutinio attento. Non c'è solo il problema dei petti rifatti. Anche il collagene iniettato per rendere le labbra più carnose è circondato da un'aura di sinistro sospetto. Ci si interroga sulle conseguenze degli interventi di liposuzione per snellire i fisici troppo rotondi. E, come tutte le mode, quella della chirurgia plastica vive il ripudio dopo la gloria. Si è prima imposta gloriosamente diventando imperativa per chiunque viva sul proprio aspetto, ma adesso, mentre si accende la discussione su una delle sue applicazioni, il silicone, molti cominciano a trovare strani quei volti né giovani né vecchi per effetto del «lifting», quei nasi troppo affilati e stranamente all'insù. L'Hollywood di plastica cerca di nascondersi, ma i suoi abitanti riempiono uno spesso elenco telefonico. Jane Fonda, per cominciare, si è arricchita predicando il raggiungimento della forma fisica attraverso la ginnastica aerobica. Ma la ginnastica non può fare il miracolo di rovesciare il ciclo naturale. E così, quando, attorno ai 40 anni, i seni di quasi tutte le donne si intristiscono, i suoi sono improvvisamente aumentati, acquistando una baldanza mai avuta in passato. Lei non nega né afferma. Sarebbe inutile. Nessuno, naturalmente, perderebbe tempo a discutere su come stanno le cose per Brigitte Nielsèri, ex-moglie di 'Sylvester Stallone (che, del resto, si è fatto rifare la parte sinistra della faccia e la bocca). Desta invece impressione il caso di Jessica Hahn, siliconizzata a 18 anni. Mary Tyler Moore è tra le poche che hanno il coraggio di negare risolutamente, ma le voci circolano. Resta, invece, prudentemente silenziosa Morgan Fairchild e stesso atteggiamento mantiene Mariel Hemingway. C'è poi la storia della bombasexy con la voce di bambolina, Melanie Griffith, la bellissima figlia di Tippi Hedren e moglie di Don Johnson. Nel '90, Melanie venne scritturata per «Il falò delle vanità». Molto bruscamente, però, il produttore Fred Caruso le disse che doveva risolvere il problema di quelle orrende borse sotto gli occhi. «Usa la Preparazione H, che te le stringe», le disse. «Fai qualcosa». Melanie, allora 33enne, decise di sottoporsi a un intervento chirurgico per «tirare» le occhiaie, ma poi, già che era in clinica, pensò di completare il lavoro rafforzando il torace con due robuste protesi di silicone. Tornata, andò sul «set» e avvolse letteralmente con i nuovi attributi le guance del regista Brian De Palma, chiedendogli: «Come le senti?». Cher, 45 anni, è l'unica ad avere confessato a suo tempo, fecendo della chirurgia una religione che peraltro adesso, delusa, ha ripudiato. Allora diceva: «E se a me va di montarmi le tette dietro la schiena, si tratta delle mie tette». Adesso rimpiange il fatto che il suo seno sia stato «rappezzato da tutte le parti», mentre la sua pancia tirata con i «tummy tucks», il «lifting» facciale e la rinoplastica la fanno apparire un grazioso Franken¬ stein. Ai coltelli del rinochirurgo si sono sacrificati in tanti. Raquei Welch la bellissima, per esempio. Ma anche Dean Martin e Sonny Bono, ex-marito di Cher e oggi sindaco repubblicano di una cittadina della California. Elizabeth Taylor e Michael Jackson, diventati amici, a quanto sembra, proprio per scambiarsi confidenze sulle loro passate esperienze sul tavolo del chirurgo estetista, fanno a gara a chi ha subito più interventi. La Toya, 35 anni, e Janet, 25, hanno poi seguito l'esempio del fratello Michael per non avere il naso largo da africanide. Ma persino Angela Lansbury, oggi 66enne, si è fatta «tirare» i tessuti del collo nel '76 e ha fatto ricorso al «lifting» facciale nell"87. Può sembrare strano, ma anche una donna indipendente come Katharine Hepburn, oggi 84enne, si è fatta «tirare» i tessuti attorno agli occhi quando era già anziana. C'è un lungo elenco di sospet¬ tati sulla base di una documentazione fotografica che dimostra notevoli mutamenti. Si tratta dei nasi di: Michelle Pfeiffer, di Sissy Spacek, di Eva e Zsa Zsa Gabor e, udite udite, del cantante-attore Sting, per il quale pare si tratti di qualcosa di più di un sospetto. Il 20% circa della chirurgia estetica nazionale è stata esercitata nell'area di Los Angeles. E a Hollywood c'è una lunga storia da ricostruire, anche se, in passato, l'esperienza veniva vissuta più apertamente. Cominciò, nel 1923, Fanny Brice, facendosi assottigliare il naso. Per Clark Ga- ble si trattò solo di un trapianto di denti, perché i suoi erano troppo separati l'uno dall'altro. Negli Anni 30 e 40 Jean Harlow, Carole Landis e Jack Dempsey fecero ricorso alla rinoplastica. Pochi probabilmente sanno che, nei 50, anche Marilyn Monroe, si fece assottigliare naso e mento. Elvis Presley ricorse al chirurgo per «tirare» la pelle sotto gli occhi. E perfino Gary Cooper, come del resto sinceramente rivelò, si sottopose al «lifting» prima del suo ultimo film. La sua vedova, poi, sposò il chirurgo. Paolo Passarini Cade il mito di Melanie Griffith Sospetti anche su Sissy Spacek Jane Fonda (sopra) non ha mai ammesso di aver fatto ricorso al chirurgo estetico, mentre ci sono prove su Raquei Welch (a destra) Sopra, Michelle Pfeiffer sulta quale esistono molti sospetti. Si è invece fatta rifare il seno e lo ha confessato Melanie Griffith (nella foto grande)

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