In Bosnia una bomba al giorno di E. St.

In Bosnia una bomba al giorno Croazia, si spara In Bosnia una bomba al giorno BELGRADO. Una bomba a mano è stata lanciata la notte scorsa contro un caffè a Mostar, nella Bosnia-Erzegovina, dove gli attentati sono diventati praticamente quotidiani. La notizia arriva dall'agenzia Tanjug. L'esplosione ha danneggiato una decina di automobili parcheggiate nelle vicinanze del caffè. Forti tensioni interetniche sono percepibili in Erzegovina, la cui parte occidentale è popolata da croati mentre la parte orientale è abitata da serbi. Estremisti serbi hanno minacciato di far saltare in aria l'ambasciata bosniaca a Belgrado. Il ministro degli Esteri Hans Silajdzic, a Vienna per colloqui con il collega austriaco Alois Mock, ha annunciato che venerdì il parlamento di Sarajevo deciderà la data per il referendum sull'indipendenza che si terrà «tra poche settimane». A differenza della Slovenia e della Croazia, la Bosnia-Erzegovina non è stata riconosciuta dalla Cee. Intanto vacilla la tregua. Dopo i gravi incidenti che durante il fine settimana hanno messo a dura prova il cessate-il-fuoco, in Croazia si continua a sparare su diversi fronti. L'agenzia Tanjug ha riportato la notizia del massacro di una famiglia croata composta da quattro persone nella enclave serba della Krajina. Vicino a Spalato, i soldati federali e gli irregolari serbi avrebbero bruciato le case di molti croati. [e. st.]

Persone citate: Alois Mock, Hans Silajdzic