Kyung-Wha Chung al violino e la Zilberstein al pianoforte di Armando Caruso

«DIVE» PER L'UNIONE MUSICA «DIVE» PER L'UNIONE Kyung-Wha Chung al violino e la Zilberstein al pianoforte CI sono due scuole di musica che creano artisti di livello mondiale su due emisferi della Terra, qualunque sia la loro provenienza e la specialità: una è la Julliard School di New York, il cui presidente per altro è un musicista di origine italiana, Joseph Polisi; l'altra è la Scuola Speciale di Musica Gnesin di Mosca. Dalla prima, quella newyorchese, arriva la violinista coreana KyungWha Chung, che domenica 19 (alle 17) all'Auditorium suonerà per l'Unione Musicale accompagnata dal pianista Stephen Kovacevich; dalla seconda, quella russa, proviene la pianista moscovita Lilija Zilberstein, che sempre per l'Unione, suonerà all'Auditorium mercoledì 22 alle 21. Kyung-Wha Chung è un portento. Nel 1967 ha vinto il prestigioso Leventritt e da allora collabora con le più importanti orchestre d'America e d'Europa. Così sono venute le incisioni per la Deutsche Grammophon, e per la Emi con Riccardo Muti. Con il pianista Philip Moli, ha recentemente registrato brani virtuosistici per la Decca e ancora per la Emi. Scusate se è poco. Il suo collega pianista Kovacevich, di Los Angeles, ha debuttato a 11 anni e ha percorso la strada maestra del concertismo mondiale e discografico. Il programma comprende Beethoven e Prokofiev, e si articola così: s'inizia con la Sonata in fa maggiore op. 24 del 1801, dedicata al conte Moritz von Fries, seguita dalla Sonata op. 30 n. 2 in do minore, che fa par- te del Trittico di Sonate per violino e pianoforte, composto nel 1802 e pubblicato l'anno successivo con dedica all'imperatore di Russia Alessandro I. Dopo questi due brani di Beethoven si passa ai «Cinque canti senza parole» op. 35 di Prokofiev, per ritornare a Beethoven con la Sonata in sol maggiore op. 96. C'è moltissima attesa anche per il recital della pianista russa: Lilija Zilberstein ha vinto tutto ciò che è possibile vincere quando si è della sua levatura artistica. S'è aggiudicata il Concorso Russo e il «Pan-Sovietico» di Riga e nel 1987 il Primo Premio e il Premio Speciale del pubblico al Busoni di Bolzano. Da allora è stata un'escalation regolarissima, ricca di soddisfa- zioni. Incide esclusivamente per la Deutsche Grammophon, suona in tutto il mondo, presto inciderà il Secondo e il Terzo concerto di Rachmaninov, direttore Claudio Abbado con i Berliner. Il programma comprende tre grandi romantici: Schubert. Schumann e Musorgskij. Ci sarà quindi di che soddisfarsi spiritualmente. La Zilberstein suonerà di Schubert la Sonata in si maggiore op. 147; di Schumann le Kinderzenen («Scene infantili») op. 15, scritte all'inizio del 1838, in cui il compositore tratta, appunto, i temi nostalgici dell'infanzia perduta. Infine, di Musorsgkij i «Famosi quadri da una esposizione», la sua più bella e famosa pagina strumentale, composta in omaggio all'amico Viktor Hartmann, architetto e pittore, scomparso ancor giovane. Il musicista si ispirò alla mostra di schizzi di Hartmann, che il critico Vladimir Stasov aveva organizzato. Nacquero così le immortali pagine dell'Esposizione: una visita metaforica alla mostra, con un filo conduttore musicale che collega tutte le emozioni avvertite dall'artista e riproposte nel tema ricorrente: «Promenade». E' quasi superfluo dire che i «Quadri» di Musorgskij costituiscono una delle opere maggiori del pianismo romantico ottocentesco: non solo per la ricchezza armonica, ma per la straordinaria capacità narrativa che il compositore dimostra ad ogni battuta. Armando Caruso La violinista Kvung-Uha Chung. Qui a destra Lilija Zilberstein

Luoghi citati: America, Bolzano, Europa, Los Angeles, Mosca, New York, Riga, Russia