Gli assemblages di Arman e le nicchie di Simon Hart Torino rievoca l'opera multiforme di Albino Galvano di Albino Galvano

Gli assemblages di Arman e le nicchie di Simon Hart Torino rievoca l'opera multiforme di Albino Galvano SCEGLIENDO Gli assemblages di Arman e le nicchie di Simon Hart Torino rievoca l'opera multiforme di Albino Galvano TORINO Figura singolare Circolo degli Artisti. Omaggio a Albino Galvano (dal 24 gennaio al 10 marzo). A poco più di un anno dalla scomparsa di Galvano (nato a Torino nel 1907), la Regione Piemonte rende onore a questa singolare figura di artista, critico, saggista, che ha influenzato beneficamente artisti e operatori culturali della città. Nella rassegna, a partire degli Anni Trenta, oltre ai suoi sottili quadri e disegni, dapprima vicini a Casorati e poi aderenti al Mac (Movimento Arte Concreta), sono esposti manoscritti. Catalogo Electa, con saggi di Paolo Fossati, Fiammetta Garimoldi, Cristina Mundici. ROMA Alighiero Boetti Galleria Giulia. Antologica di Alighiero Boetti fino al 12 feb- braio. La rassegna di Boetti (nato a Torino nel 1940) presenta una vasta scelta di opere che datano dal 1967 al 1991: cioè dal momento della sua adesione all'Arte Povera, in cui teorizzava la possibilità di realizzare «opere anonime» con materiali diversi, combinati tra loro con gesti, atti e persone. Sempre tentato dalle sperimentazioni, Boetti è passato attraverso una infinità di tecniche grafiche, e materiali, comunque attento a non perdere il gusto per il gioco e per la provocazione concettuale, sino agli ultimi lavori di pittura che abbiamo potuto ammirare nel 1990 alla Biennale di Venezia. ROMA Armari Galleria Immart. Arman (fino al 1° marzo). L'artista iniziatore del «Nouveau réalisme» francese, negli Anni Sessanta, presenta un gruppo di opere di grande impatto fra cui i suoi notissimi assemblages di oggetti, interpretati in vari modi dalla pittura, alla scultura in plexiglas, o in bronzo. BOLOOHA Maurizio Nannucci Galleria d'Arte Moderna Villa delle Rose. Maurizio Nannucci (dal 24 gennaio al 22 marzo). Di notevole rilievo la mostra del fiorentino Nannucci che fino dalla metà degli Anni Sessanta sperimenta l'uso del neon, un materiale attraverso il quale raggiunge una interessante sintesi tra scrittura/segno e colore/luce. Le ultime opere evidenziano testi lineari, o spiraliformi, sia a parete che avvolti su colonne, caratterizzati dalla luminosità assoluta del bianco. Catalogo Hopefulmunster Editore, con testi di Pier Giovanni Castagnoli, Giorgio Sandri, Dede Auregli. PORDENONE Simon Hart Associazione culturale «La roggia». Simon Hart (fino all'11 febbraio). L'artista-designer, nato a Londra, ma operante in Italia, presenta una serie di quadri impostati su due temi: quello della «nicchia», come una specie di palcoscenico verticale in cui possono apparire diverse scene, e quello dei «motivi islamici», che si ripetono uniformemente, come su una carta da parati. Altre mostre Genova. Nene Martelli. Associazione culturale «Studio B2» (fino al 18 febbraio). La Martelli ha cominciato la sua attività nel 1959 e, sotto l'occhio attento del critico francese Michel Tapié, e poi dell'amico Pinot Gallizio, ha elaborato le sue opere informali. L'artista tori¬ nese, in questa personale, sviluppa le precedenti ricerche lavorando con un segno contenuto e calcolato che allude anche ai graffiti primitivi, in cui le spaziature di colore stemperato portano verso l'idea del silenzio. Testo di Stelio Rescio. Genova. Martino Oberto e Vincenzo Ferrari. Personali. Galleria Unimedia (fino al 14 febbrario). Due artisti internazionalmente noti per il loro lavoro sulla «poesia-visiva», di cui sono stati attori protagonisti ne¬ gli Anni Sessanta, e tuttora sono un forte riferimento per coloro che lavorano in questa direzione. Milano. Bernar Venet 1966. Studio Oggetto (fino al 28 febbraio). Venet già nel 1966 è stato uno dei primi artisti concettuali europei a iniziare un profondo cambiamento della funzione artistica: ritenendo ormai in crisi il concetto di quadro e dei suoi contenuti, si rivolge ai codici esatti propri della scienza e della matematica, in modo da sfug- gire alla categoria della «qualità», nel tentativo di «sostituzione dell'opera d'arte con l'informazione all'interno della galleria». Presentazione di Enrico Pechini. Torino. Domenico Bianchi. Christian Stein (fino al 25 gennaio). Dopo la mostra di pochi anni orsono a Rivoli, uno dei giovani «leoni» romani toma a Torino con le sue tele che si modulano tra luce e segno, alla ricerca di un clima di meditazione e spiritualità. Presentazione in catalogo dì Demetrio Paparoni. Bologna. Omar Aprile Ronda, Vito Bucciarelli, Giovanni D'Agostino, Franco Fiorillo, Raimondo Galeano in «Agravitazionale». Galleria Tenza (fino al 19 febbraio). Questi artisti sostengono che con il loro lavoro «fondano il vuoto» e «popolano gli spazi cosmici dell'universo in espansione». A cura di Antonio Gasbarrini. Marisa Vescovo Una «nicchia» di Simon Hart e accanto: «Oggi il secondo giorno» di Alighiero Boetti