E' FINITO UN INIQUO PATTO di Sergio Romano
E' FINITO UN INIQUO PATTO E' FINITO UN INIQUO PATTO zogiorno, finanziare previdenza e trattare il sindacato come un «partner sociale». Dovevano insomma «riscattare» la colpa del profitto. All'inizio, forse, le motivazioni erano nobilmente solidaristiche. Col passare degli anni sono diventate schiettamente e sfacciatamente elettorali. Alle malefatte dei governi corrispondono le malefatte del mondo economico. Per tradizione, amor di patria, coscienza della fragilità del Paese, calcolo economico o quieto vivere, gli industriali hanno finito per addossarsi un sovraccarico di impegni sociali e clientelati che altri, in nazioni di più antica tradizione liberista, avrebbero seccamente rifiutato; ma li hanno negoziati contro un largo campionario di premi, privilegi, sussidi, casseintegrazioni e lassismo legislativo nei settori in cui lo Stato avrebbe dovuto invece affermare la propria autorità. lì' questo il vero compromesso storico che ha marcato la vita economica italiana, è questo il patto antieconomico a cui si deve l'affanno con cui il Paese continua a inseguire l'Europa senza raggiungerla. Se nell'applicazione deliedirettive comunitarie l'Italia è un socio sistematicamente moroso, la ragione non è soltanto burocratica. A Maastricht l'Europa si è messa a correre. Costretti a correre con gli altri gli industriali hanno detto con franchezza che di questo passo, con un sistema politico-sociale che non fornisce servizi e infrastrutture, ina sussidi e pensioni, non riusciremo mai a raggiungerla. Potremmo rimproverarli eli averlo detto tardi, ma l'osservazione servirebbe solo a eludere il problema. Il bilancio delle colpe e delle responsabilità lo faranno altri col distacco del tempo. Oggi conta soprattutto che gli industriali sembrino decisi a denunciare il loro vecchio «compromesso storico» con la classe politica. Se è questo il senso del dibattito che ha avuto luogo negli scorsi giorni, l'on. Andreotti ci avrà involontariamente regalato con il suo ironico «listino di borsa» l'inizio di una fase nuova nella storia economica del Paese. Sergio Romano
Persone citate: Andreotti
Luoghi citati: Europa, Italia, Maastricht
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