Stojkovic spacca in due Verona

Stojkovic spacca in due Verona L'OGGETTO MISTERIOSO DEL GIRONE D'ANDATA L'asso jugoslavo ancora ko, in società molti vorrebbero rimandarlo a Marsiglia Stojkovic spacca in due Verona Accuse di dolce vita, ma il presidente lo difende Il giocatore: «Storie, mi blocca l'infortunio» A metà campionato lo straniero più atteso rimane un oggetto misterioso. Dragan Stojkovic non rinforzerà il Verona neppure contro la Juventus. Ha appena ripreso la preparazione «differenziata» studiata dai medici per ricucire la cicatrice causata da uno strappo al bicipite femorale della gamba sinistra. Colpa di un allenamento della Nazionale, aveva detto Dragan rientrando da Belgrado. «No, dolce vita, bisboccia» era stato il duro commento di Bruno Ferretto, azionista di maggioranza. Lo slavo sembrava guarito quando è tornato in campo contro Foggia ed Ascoli, ma c'è stata subito una ricaduta. Da allora ha fatto da spettatore. E Ferretto si è convinto che i 9 miliardi spesi per acquistarlo, con l'intermediazione, dicono, della Juventus sono stati sprecati. Meglio recuperarne una parte, esattamente 6, grazie ad una clausola firmata con l'Olympique e da fare scattare prima del 30 aprile. Se Ferretto è per la restituzione di Dragan, il presidente Stefano Mazzi è per la conferma. «Quando tornerà a giocare, Stojkovic dimostrerà tutta la sua classe» dice il giovane dirigente. Replica Ferretto: «Quando si guadagna un miliardo di lire bisogna anche sacrificarsi, invece lui si coccola nei suoi privilegi». E l'ex asso della Stella Rossa cosa dice? «In Jugoslavia di questi tempi c'è poco da fare dolce vita. Purtroppo mi sono infortunato in allenamento e poi ho avuto troppa fretta a rientrare. Credete sia bello starsene in tribuna? Le accuse sono ingiustificate. Mi sto preparando secondo le direttive dei medici, bicicletta, nuoto e palestra. Voglio tornare presto in campo anche perché intendo restare a Verona. Vorrei ripagare la società per la fiducia e la pazienza». Ha visto il Milan. «Nella partita sono successe tante cose strane. Però è indubbio che quella milanese è una grande squadra pur se non ha creato molte occasioni. Fossimo stati al completo non avrebbe vinto. Nel campionato francese ci so¬ no due o tre società, al massimo che si battono per il titolo. Qui ogni squadra sembra da scudetto, ogni stadio una sorpresa. E io dovrei rinunciare ad un campionato come questo?». Già, e anche al miliardino... Anche perché uno Stojkovic salterebbe l'Europeo. «La Nazionale fa conto su di me ed io non posso deluderla. Soprattutto in un momento così difficile. Per noi è stato già un grosso successo la conferma per i campionati. Ho davvero temuto in una nostra esclusione. Purtroppo giocheremo senza 4-5 elementi fondamentali ma mi auguro che da oggi a giugno qualcosa possa cambiare. So che Prosinecki ha paura, vorrebbe esserci ma suo padre è croato e la famiglia risiede a Zagabria. Stessi problemi di Boban. Chissà che qualcosa non si ricomponga in Jugoslavia almeno attraverso il calcio, in vista di questo Europeo che ci dovrebbe vedere uniti. Ma non dipenderà da me o dagli slavi che giocano in Italia ed in Europa». In società, Paolo Giuliani, già alle prese con problemi personali (la famosa «querelle» col suo ex presidente Pellegrini) è apparentemente tranquillo, ultras a parte. «In due settimane dice - pensiamo di recuperare Dragan Stojkovic: da quando giocherà sarà sotto esame. Dovrà essere molto convincente. Il Verona ha fatto un grosso investimento e non può sprecare tanti miliardi». Anche Pascetti ha i suoi guai. Stojkovic in salute gli farebbe comodo: «Ha grandi qualità, ma purtroppo non ci possono essere utili. Non si pò regalare agli avversari gli uomini migliori. Al Verona accade troppo spesso». Giorgio GandoHi Stojkovic per ora ha giocato solo cinque partite: in tutto 343 minuti

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