Bresciani, un gol per amico

Bresciani, un gol per amico Il Torino ripresenta ad Ascoli il mini-bomber carico di buone intenzioni Bresciani, un gol per amico Assente da due turni, è deciso a smentire i suoi critici «Una rete a Lorieri, per festeggiare le 100partite in A» ASCOLI DAL NOSTRO INVIATO Giorgio Bresciani un mese dopo. La sosta natalizia gli ha consentito di saltare solo due partite di campionato, in trasferta con il Genoa e in casa con l'Atalanta. L'occasione per un nuovo approccio con l'attività agonistica è come una medaglia, con due facce distinte. La prima è apparentemente facile, visto che i marchigiani si presentano quasi sfiduciati, con l'handicap di cifre spaventosamente crudeli: sei soli punti in classifica e un «meno 18» in media inglese, con questa mortificante tabellina registrata in casa: quattro sconfitte, tre pareggi e una solitaria vittoria, contro la Cremonese, che risale all'ormai lontanissimo 3 novembre 1991. I gol all'attivo, sempre davanti al pubblico amico, sono soltanto 6 contro 14 incassati. L'Ascoli è insomma nell'occhio del ciclone, la contestazione da parte di una minoranza violenta ha assunto toni impensabili: una bomba-carta è stata fatta esplodere tre notti fa contro l'ingresso dell'abitazione di De Sisti. Un gesto scellerato, di anonimi vigliacchi, un atto dal quale si sono dissociati i veri tifosi, che però promettono di disertare la curva oggi pomeriggio. Tutto ciò potrebbe essere, paradossalmente, l'altra faccia della medaglia, quella pericolosa, che mostra una squadra decisa a reagire, all'improvviso. Bresciani, esiste questo pericolo? Certo, anche se le loro chances per salvarsi sono andate a vuoto. Ma non è il caso di sottovalutare l'orgoglio dei giocatori, i quali hanno interesse a lasciare un buon ricordo. E poi c'è l'ambizione di chi vuole cambiare destinazione, ovviamente in meglio. Troveremo un clima caldo, i tifosi, a prescindere dai vari appelli di disertare lo stadio, potrebbero essere il dodicesimo uomo in campo. I giocatori sanno che se perdono di nuovo saranno ancora al centro di contestazioni, dunque cercheranno la vittoria con disperazione. La partita si deciderà nella prima mezz'ora; se andiamo in vantaggio la loro angoscia li costringerà ad aprirsi. E allora... Lei rientra con soli due gol all'attivo e festeggia le 100 partite in serie A. Giorni fa lei ha detto che è stimolante giocare contro le critiche... Confermo il concetto, quando però sono ingiuste. Tocca dunque a me dimostrare che erano immeritate. Non sono al cento per cento, ho anticipato il recupero dopo l'infortunio, ma il calcio è anche questo. Posso co¬ munque dimostrare che ciò che si scrìveva era falso. Magari con un gol, anche per festeggiare... < Il gol, questa è la chiave, una specie di scolorina che stinge anche le brutte esibizioni. Si parlava molto di me in tempi di fertilità. Per cui è giusto criticarmi quando il vento ha cominciato a soffiarmi contro. Però a me piace la critica costruttiva. Un particolare sembra favorirla: oggi il Toro segna poco ma crea molte opportunità. Era ciò che chiedevo alla squadra; con il Genoa e con l'Atalanta avremmo dovuto chiudere i conti con due ko e invece abbiamo perduto punti preziosi. Ad Ascoli possiamo farcela. Sarà fondamentale stare concentrati, aspettare il gol senza ansia e colpire al momento giusto. Se non dovessimo vincere potremmo cominciare a preoccuparci. L'obiettivo è conquistare la Coppa Uefa, ma poiché è un traguardo non facile, dobbiamo restare in Europa grazie un buon piazzamento in campionato. Come vede la situazione in zona Uefa? Molto delicata: escludendo il Milan, che è decisamente più forte di tutti, in lizza per restare o rientrare nel giro internazionale ci sono sette squadre, compresa la Juve, la cui classifica mi sembra un po' bugiarda. Siamo insomma tutte sulle stesso livello. Quale è secondo lei la novità del campionato? Il Parma. E il Foggia coerente, che non cambia pur salendo in una serie superiore? Preferisco il Parma. L'anno scorso era la rivelazione, quest'anno è una conferma reale. Tornando all'Ascoli, chi o che cosa la preoccupa? Giordano, una vecchia volpe, e Lorieri, una saracinesca. Vorrei fargli un gol, tanto per brindare alle cento partite nella serie A. Angelo Caroli r Giorgio Bresciani lo scorso campionato 13 gol ora è fermo a quota 2

Persone citate: A. Angelo Caroli, Bresciani, De Sisti, Giorgio Bresciani, Lorieri

Luoghi citati: Europa