lo, Senna e la McLaren: sempre uniti, felici e vincenti

lo, Senna e la McLaren: sempre uniti, felici e vincenti L'INTERVISTA Con Ron Dennis, l'uomo che guida la scuderia campione del mondo, viaggio nel presente e nel futuro della Formula 1 lo, Senna e la McLaren: sempre uniti, felici e vincenti «Un consiglio a Montezemolo, non si faccia condizionare dalla fretta di risalire» MADONNA DI CAMPIGLIO. E' arrivato a Madonna di Campiglio nel cuore della notte dopo una sorta di odissea aereo-stradale attraverso l'Europa. Ron Dennis, capo supremo della McLaren, ha trovato ad aspettarlo, sotto le Dolomiti del Brenta, una cena a base di funghi e tartufi e una pattuglia di giornalisti italiani. Il presidente del team campione del mondo ha accettato il dialogo sulla sua squadra che ha conquistato sette titoli negli ultimi otto anni. Come si sta preparando la McLaren per la nuova stagione? Questo per le squadre di Formula 1 è il momento di massimo lavoro e la McLaren non fa eccezione. Stiamo preparando la Mp 4/7 che farà i primi giri di pista nella terza settimana di febbraio. Ma non so ancora quando esordirà. Non facendola correre nelle prime tre gare gli ingegneri avrebbero due mesi in più di tempo per svilupparla, e questo potrebbe rivelarsi un vantaggio per il futuro. Qualunque sia la vettura con cui inizieremo, possiamo montare sia sulla Mp 4/6 che la Mp 4/7 la trasmissione semiautomatica. Com'è la nuova McLaren? La Mp 4/7 verrà svelata, in alcuni dettagli, il 29 gennaio. L'auto utilizza una nuova tecnologia costruttiva e avrà ovviamente l'aerodinamica secondo gli ultimi dettami tecnici, trasmissione semiautomatica e così via. Stiamo anche lavorando alle sospensioni attive che il collaudatore Palmer ha portato a un buon grado di sviluppo. Anche il motore Honda VI 2 sarà profondamente rinnovato. , Il team McLaren è un grup' po unito. Qual è il segreto? Ogni anno cerco di comunicare ai miei collaboratori un messaggio. La parola d'ordine per il '92 è «essere migliori», non soltanto sulle piste ma anche individual¬ mente. Abbiamo fissato un programma di collaudi intenso come non mai. Abbiamo creato anche una struttura parallela per riparare i telai che si danneggeranno nel corso della stagione. Nel '91 abbiamo costruito undici telai, non so chi è stato capace di fare altrettanto. E' vero che ha fatto un'offerta economica a Prost? No, non gli ho offerto soldi per non farlo correre nel 1992. E' invece vero che ho a cuore la sua salute e il suo futuro. E' spiaciuto ad entrambi aver interrotto il rapporto di lavoro. Io vorrei aiutarlo a rasserenarsi, adesso riconosco che è molto teso. Credo che sia stato e sia tuttora uno dei più grandi campioni dell'auto. Quale suggerimento darebbe a Montezemolo? Il suggerimento è semplice: ci vuole tempo per cambiare rotta, ma lui ha l'esperienza e il potere sufficiente per controllare la si¬ tuazione. Non deve farsi influenzare dall'esterno. Credo che uno dei massimi problemi della Ferrari sia l'influenza negativa dei media, i giornali e la televisione. Uno dei sistemi per tenere concentrati gli uomini di un team è la disciplina. L'ho capito bene quest'anno quando abbiamo assunto un direttore delle operazioni proveniente dalla British Aerospace e un ingegnere aeronautico che lavorava sui Tornado. Sono di provenienza militare e ho visto che portano un buon esempio di disciplina. Come giudica l'avvicendamento Balestre-Mosley al vertice della Fisa? Balestre era un genuino appassionato. Ma ha anche preso molte decisioni sulla spinta emotiva. Era un ottimo parlatore e un pessimo ascoltatore. Credo che Mosley sia molto più abile da questo punto di vista: ha la capacità di fare un ottimo lavoro se saprà mantenersi neutrale. Cosa sarebbe stata la McLaren senza Senna? Avremmo vinto meno gare. Ma avremmo ugualmente vinto i campionati del mondo. Lui ha contribuito alle nostre vittorie ma sa che il team l'ha aiutato a ottenere tanti successi. Come considera i piloti italiani? Non è assolutamente vero che non li apprezzo. Non conta la nazionalità per essere ingaggiati in FI. Se ci fosse un italiano davvero vincente lo prenderei subito. Ci sono molti italiani in FI perché la Marlboro Italia è la più attiva nella politica di sostegno. Mi sembra molto bravo Alex Zanardi. E se fosse stato nei panni della Ferrari... Avrei cercato di tenere Morbidelli. Ercole Colombo

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