Senza difesa il vino degli onesti

Senza difesa il vino degli onesti Tutta la vitivinicoltura italiana rischia di pagare per le sofisticazioni nel Veneto Senza difesa il vino degli onesti Goria: subito controlli a tappeto nei supermarket TORINO. La bufera questa volta è arrivata dal Veneto. Vittime non ne ha fatte, ma danni tanti. Più che un mese di grandine. Quanto costerà al vino italiano 10 scandalo del metilisoticianato partito dalle «cantine» Poli, Rampon e Chiarello non si tarderà a saperlo: basterà attendere i primi, si prevedono neri, resoconti degli ordini sul mercato interno e su quello estero. Inevitabilmente alla rabbia e allo sconcerto si intrecciano le polemiche e i dubbi. Il primo riguarda proprio il prodotto che sarebbe stato usato per adulterare i quattro milioni di litri di vino sequestrati dai carabinieri. Secondo gli esperti di Agrofarma 11 metilisoticianato ha due caratteristiche che ne rendono problematico l'utilizzo come «additivo» del vino: alto costo e fetore ineliminabile. L'ipotesi che si sta delineando è quella che per adulterare il vino sia stato usato piuttosto isocianato di allile, un antifermentativo, naturalmente non ammesso, che si usava già una quarantina d'anni fa (a quanto pare con particolare frequenza proprio in Veneto). Ma, rimanendo ai risultati finora accreditati delle analisi, che cos'è il metilisoticianato sotto accusa? «E' un prodotto - risponde il professor Gino Covarelli, uno dei maggiori esperti italiani in materia - che si forma dalla degradazione di un geosterilizzante a base di metam-so- dium che viene impiegato contro erbe infestanti, insetti e funghi. Il metilisoticianato - continua Covarelli - ha un basso grado di tossicità, nei casi riscontrati è stato usato per rendere il vino più dolce e frizzante». Le reazioni delle organizzazioni agricole alla notizia delle adulterazioni è stata durissima. Il presidente della Confcoltivatori, Avolio, si scaglia contro gli «individui senza scrupoli che mettono a repentaglio la salute pubblica»; il leader della Coldiretti, Lobianco, li definisce «criminali»; la Confagricoltura sta studiando la possibilità di costituirsi parte civile nei prossimi processi. Sul fronte dei produt- tori la Federcantine (costituitasi parte civile) chiede che si intervenga anche sulla catena distributiva: «Bisognerebbe - dice il direttore, Giuseppe Battistuzzi responsabilizzare maggiormente i venditori, come avviene in Inghilterra, in modo da legarli civilmente e penalmente ai prodotti che vendono». Intanto il caso del vino adulterato è stato al centro di un vertice convocato d'urgenza al ministero dell'Agricoltura, che ha visto riuniti i massimi tecnici del settore. «Dal summit - ha detto il ministro Goria - è emerso che il vino fraudolentemente addizionato con l'isoticianato di metile non può costituire pericolo per la salute dei consumatori, date le piccolissime dosi in cui è stato utilizzato. La classificazione Cee fissa la possibilità di effetti letali in 175 milligrammi per chilo di peso corporeo, il che significa, viste le quantità impiegate, che dovrebbe essere ingerita in alcune migliaia di litri, evenienza chiaramente impossibile. Partirà comunque subito una campagna di controlli a tappeto sul prodotto finito, indirizzata verso supermercati e negozi. Il governo - ha concluso il ministro sta esaminando la possibilità di costituirsi parte civile contro le sofisticazioni vinicole». Vanni Cornerò TUTTO IL VINO D'ITALIA [VALORI IN MIGLIAIA DI ETTOLITRI] 16.000—1 PIEMONTE VENETO EMILIA ROM. TOSCANA LAZIO ABRUZZO PUGLIA SICILIA ii ministro Goria ha annunciato l'intenzione del governo di costituirsi parte civile nella lotta per sgominare le sofisticazioni vinicole

Luoghi citati: Emilia, Inghilterra, Italia, Piemonte, Sicilia, Torino, Toscana Lazio Abruzzo Puglia, Veneto