La democrazia secondo Togliatti e Moro

La democrazia secondo Togliatti e Moro ANTOLOGIA La democrazia secondo Togliatti e Moro ROMA. Il tema «democrazia» nel catalogo di Superblob-Tribune è uno dei più ricchi. Esordisce un Cossiga edizione 1961, uno dei «giovani leoni della politica italiana». «Ci può essere uno Stato in cui vi sono dei servi e dei padroni. La patria no. O è la patria dei liberi o non è la patria. Se questo è il concetto, la democrazia è il regime che più di qualunque altro ha bisogno dell'amor di patria. Patria e democrazia sono due valori collegati». Un Palmella del 1976, maglione nero e medaglione al collo «fate l'amore e non la guerra»: «Democrazia è questa innanzitutto, il potere di opporsi e difendere le minoranze». Un Togliatti ispirato, del 1960. «Ed ecco cos'è la democrazia, una grande strada che la classe operaia, i lavoratori, i cittadini hanno aperto a sé stessi per andare avanti e rinnovare con grande lotta tutto l'ordinamento sociale». Aldo Moro, 1960, equidistante. «Per noi la democrazia significa rifiuto di ogni posizione totalitaria, difesa da ogni minaccia alla libertà, da qualsiasi parte provenga. E' questa la prospettiva politica accettata dal popolo italiano contro cui si rivolgono comunisti e neofascisti». Ugo La Malfa, 1961. «Se naturalmente qui parlasse uno solo, i telespettatori avrebbero l'idea di cos'è un regime democratico e di cosa non lo è». [m. g. b.]

Persone citate: Aldo Moro, Cossiga, Togliatti, Ugo La Malfa

Luoghi citati: Roma