E Scelba disse: accettateci, belli o brutti di Maria Grazia Bruzzone

E Scelba disse: accettateci, belli o brutti E Scelba disse: accettateci, belli o brutti // «Com'eravamo» di Tribuna Politica sta per arrivare in tv c'era una certa diffidenza» racconta Novelli. Enrico Ghezzi ha deciso di tirarne fuori quattro programmi di mezz'ora che andranno in onda nelle prossime settimane. A tarda notte, per non disturbare il palinsesto di Rai 3. Ma è prevista anche un'intera nottata di tribune, questo sì molto più «hard Blob». «Un incubo elettorale» lo definisce Ghezzi, un fuoco d'artificio irriverente sparato prima dei quaranta giorni di «silenzio politico» in video preelettorali. E poi chissà. Le occasioni non mancheranno. Intanto, le quattro puntate verranno presentate giovedì prossimo nell'auletta dei gruppi parlamentari. I politici odierni avranno di che divertirsi. Tra i materiali del superblob-tribune, ordinati per temi e spunti vari, c'è un po' di tutto. Il famoso apologo del riso e della pasta, col giornalista Nino Nutrizio che sta per porre la sua domanda a Enrico Berlinguer e, a sorpresa, tira fuori da sotto il banco due pacchi di cereali e spiega: «Sono buoni tutti e due ma hanno tempi di cottura diversi. Cotti insieme diventano uno schifo. Ebbene, il riso è il comunismo, la pasta la democra¬ Le memorabili litigate tra Togliatti e il giornalista Mangione che cercava di cogliere in castagna il leader del pei citando l'Unità, ma ogni tanto forzava la mano. Tanto che a una volta il Migliore gli replica ironico: «E' giusta questa volta la citazione? Perché c'è già stato un precedente». Almirante che, rivolgendosi ad Andreotti, difende l'onestà di Mussolini, ricordando che «qualcuno è stato appeso per i piedi e non è uscito neanche un biglietto del tram». Un Occhetto inedito del 1966, ragazzo senza baffi dai capelli corti, che difende il comunismo. «L'ideologia comunista è vecchia, dice la de, e per questo presenta ai giovani l'ideologia della pubblicità per cosmetici, si mette il belletto e dice di avere vent'anni. Ma i giovani da un partito non vogliono sapere quanti anni ha, ma quali programmi intende realizzare». Un Craxi movimentista che, in primo piano su fondo nero, chiede minaccioso: «Che cos'è questa richiesta di ordine, si vuole forse imbrigliare ancora di più la democrazia, si vuole buttar fuori i sindacati dai cancelli delle fabbriche?». E, negli stessi tardi Anni 70, le donne che a nome del garofano cantano: «Siamo tante, siam più della metà». Naturalmente Pannella, il grande innovatore di tribune, in tutte le salse. Muto, imbavagliato per protesta «contro la non informazione sui referendum»; in chiave pacifista, maglione nero e distintivo «fate l'amore non la guerra». E le risse su divorzio e aborto. I litigi. Pannella che vuol querelare Mastella che dichiara di averlo colto in flagrante in Africa mentre si abbuffava durante uno dei suoi digiuni per la fame nel mondo. E le interruzioni di cui era maestro Gian Carlo Pajetta. Fulminante quando a Gui, che rimproverava ai comunisti: «Non si può cavalcare la tigre per vent'anni e poi di colpo accorgersi che non si riesce a fermarla», il leader pei replica tagliente: «Ma cavalcare un somaro e non arrivare mai è peggio». Gli appelli per il voto sul divorzio, 1974. Almirante: «Non votate quel che vorrebbero che votaste le Brigate rosse». Fanfani: «Si vuole colpire la famiglia che è l'unica istituzione che segue l'uomo dalla culla alla bara senza costare nulla allo Stato». Berlinguer legge uno dei bigliettini che gli antidivorzisti mettevano nelle tasche dei bambini dell'asilo: «I fanciulli nel lor cuore han degli orfani il dolore». I testimonial. Tra i primissimi, Sofia Loren e Vittorio De Sica a teatro inquadrati mentre applaudono Pietro Nenni. Fori a ni con Teddy Reno e Rita Pavone, Roberto Rossellini, Al Bano e Romina. Primi drappelli di una consuetudine che si allargherà agli stilisti del garofano, fino a Gino Paoli e Modugno messi in Usta. Eppure nel 1972 la prima tribuna politica del pdup che mostrava Pietro Valpreda in carcere venne bloccata con la scusa che non era stata girata negli studi Rai. Paolo Passarmi, allora giornalista al Manifesto, ne chiede conto dal video a Mario Tanassi e conclude la valanga di accuse con un: «Non vi vergognate?». «Si vergogni ella» risponde il ministro con una battuta diventata ossessione di Alto Gradimento, la trasmissione radio di Arbore e Boncompagni. Maria Grazia Bruzzone A sinistra Pietro Nenni insieme a Sofia Loren Sopra, due leader politici scomparsi a sinistra, il segretario comunista Enrico Berlinguer a destra, quello missino, Giorgio Almirante

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