LA FINE DELLA POLITICA di Gianni Vattimo

LA FINE DELLA POLITICA ELEZIONI E PARTITI LA FINE DELLA POLITICA HA suscitato discussioni ed un certo scandalo l'affermazione di Norberto Bobbio secondo cui, oggi, chi guarda a sinistra non vede altro che un deserto o una foresta impenetrabile. Ma questa affermazione, probabilmente, non è solo vera per la sinistra, vale anche per tutto il panorama politico italiano, nel quale di ciò che si usava chiamare per l'appunto la politica, non è rimasto quasi niente. Non si tratta solo della fine delle ideologie; si tratta molto più radicalmente di una mancanza di respiro, che appare tanto più drammatica in questo momento in cui il Paese si prepara ad una nuova tornata elettorale. Per esempio: il nostro governo ha riconosciuto formalmente, l'altro giorno, le nuove Repubbliche di Slovenia e di Croazia, e il presidente Cossiga ha voluto conferire particolare solennità all'evento andando personalmente nelle due capitali, primo Capo di Stato straniero a visitarle nella loro nuova veste. Ma sia il riconoscimento, sia tutti i suoi drammatici precedenti, così come la posizione dell'Italia sulla guerra che ha insanguinato l'ex Jugoslavia e che non sembra ancora finita, sono temi passati quasi inosservati al nostro dibattito politico. Lo stesso vale per gli enormi problemi che apre, proprio nell'anniversario della guerra del Golfo, la crisi della democrazia algerina: anche su questi problemi, ben poco si è sentito nel dibattito politico di questi giorni. Che invece ha continuato a vertere sulla data delle prossime elezioni, amici paté o no che siano; sulla crimi nalità organizzata e sul modo di porvi finalmente rimedio; sulla strage di Ustica, i depistaggi, le responsabilità del vergognoso black out che con tinua a circondarne le cause. Intendiamoci bene: questi temi sono urgenti, occuparsene - e magari non solo a parole, non solo dichiarando, controdichiarando, esternando - è esattamente ciò che gli organi di governo devono fare. Solo che la loro centralità sulla nostra scena politica segnala una condizione profondamente patologica di quest'ultima. Che la Gianni Vattimo CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Cossiga, Norberto Bobbio

Luoghi citati: Croazia, Italia, Jugoslavia, Slovenia, Ustica