Torna in carcere il re del totonero
Torna in carcere il re del totonero Deve scontare diciotto mesi per droga Torna in carcere il re del totonero Di quell'agguato Nicola Salomone porta ancora una pallottola in corpo. Doveva morire: il killer aveva esploso sette colpi; quattro proiettili andarono a segno, uno è rimasto incastrato nella vertebra cervicale. Indicato come «re del totonero» Nicola Salomone, 42 anni, di Bari, abitante in via Brunetta 19, era stato arrestato nel febbraio del '90 con sei grammi di eroina. E per quella droga è stato condannato a un anno e sei mesi. Ora la pena è definitiva: ieri è stato arrestato. Gli agenti lo hanno fermato a casa. Per farsi aprire, hanno detto: «Posta, una raccomandata; per favore apra». Erano le 10, stava ancora dormendo. «Tutto mi aspettavo, ma non di tornare in carcere», ha poi mormorato al dottor Molino, funzionario della Mobile. Ex idraulico, ex salumiere, da anni ha una sola passione, il gioco clandestino: è stato più volte sorpreso in bische e denunciato. Nell'84 il suo ingresso nel mondo del «totonero», scommesse che rendono miliardi. Prima come gregario, poi una rapida carriera. Nel marzo '89 gli agenti della Guardia di Finanza denunciarono sette persone, quattro in arresto. In carcere finì anche Nicola Salomone: si scoprì che era il braccio destro del «banco», cioè di colui che stabilisce le puntate relative alle singole partite. Un ruolo importante, ma pericoloso. Due anni dopo, era venerdì 17 agosto 1990, gli fu teso un agguato: sette colpi di pistola davanti ad un bar di via Salbertrand 79, angolo via Gravare. L'ordine era di uccidere: il killer esplose quei colpi tra la folla, rimase ferito anche un altro avventore del bar che usciva con Salomone dal locale. In quei giorni qualcuno disse che Salomone era stato tradito dall'Italia: durante i Mondiali di calcio aveva accettato una forte puntata sull'Argentina nell'incontro con gli azzurri. La nostra squadra perse. Salomone non riuscì a pagare la vincita, oltre 50 milioni.
Persone citate: Nicola Salomone
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