Dalla Svezia: Italia, stai pronta di Fabio Vergnano

Dalla Svezia: Italia, stai pronta Appare sempre più in dubbio la partecipazione dell'ex Urss agli Europei Dalla Svezia: Italia, stai pronta I dirigenti russi assenti al sorteggio Matarrese: siamo disposti a giocare GOTEBORG DAL NOSTRO INVIATO E' ancora Germania-Olanda. Le due protagoniste della finale europea di quattro anni fa, si ritroveranno di fronte nel gruppo 2 della fase finale del campionato europeo. Un duello destinato ad accendere l'entusiasmo anche dei tifosi italiani, ma che ha destato più di una preoccupazione in Berti Vogts, tecnico tedesco, che non potrà avere a disposizione i giocatori «italiani» prima del 25 maggio. Completano il gruppo senz'altro più avvincente dell'Europeo la Scozia e la Csi. E' andata un po' meglio all'imbattuta Francia di Platini, anche se il debutto proprio contro i gasatissimi svedesi, nasconde più di una insidia per Papin e compagni. Jugoslavia ed Inghilterra sono le altre sorteggiate nel primo girone. Nella semisfera di cristallo, in mezzo ai sei nomi delle nazioni estratte, c'era però anche un settimo «ospite» che per ora non figura nel tabellone dei campionati, ma che in un futuro neppure troppo lontano potrebbe venire alla ribalta in maniera clamorosa. Alludiamo all'Italia, che potrebbe rientrare all'ultimo momento in sostituzione della Csi, la cui situazione sportiva e politica non offre ai dirigenti Uefa le garanzie necessarie. Per ora si tratta di semplici speranze, ma dopo le perplessità espresse ieri dal segretario dell'Uefa Gerhard Aigner, non è fuori luogo credere che la squadra di Sacchi sia vicina, molto vicina a prendere il posto della Csi. Aigner ha ammesso: «In quel Paese ci sono turbolenze in ogni settore della vita. Il nostro interesse è che vengano qui le squadre che hanno meritato la qualificazione, ma non posso negare che ritengo molto difficile la presenza della squadra ex sovietica». Forse ne sapremo di più dopo che il presidente Johansson e lo stesso Aigner avranno accettato l'invito di Koloskov, massimo dirigente del calcio della Csi, a recarsi a Mosca per avere un quadro più esatto della situazione. Ieri Koloskov ha preferito non prendere parte al sorteggio e questo ha indispettito i vertici dell'Uefa che lo hanno censurato con un durissimo comunicato. Anche il et Bishovets si è dato malato ed ha inviato a Goteborg il suo vice, Vladimir Salkov. Un'altra defezione che si presta alle più svariate interpretazioni. In ogni caso è stato ribadito che la data ultima per decidere sarà il primo aprile. E intanto si vive alla giornata. Non si sa neppure sotto quale bandiera e con quale maglia la Csi potrebbe partecipare all'Europeo. Forse tutto sarà più chiaro dopo il 2 febbraio, quando scompariranno tutte le strutture create dal dissolto partito comunista. Aigner è sembrato meno pessimista circa la Jugoslavia: «Sta meglio sotto l'aspetto sportivo ed organizzativo. Ma anche loro hanno problemi gravissimi da risolvere. La situazione della Jugoslavia, comunque, mi sembra meno preoccupante». Torna quindi alla ribalta l'Italia che, come ha ribadito Matarrese, non intende forzare la mano a nessuno ma per il bene dell'Uefa sarebbe comunque pronta ad un «sacrificio» pur di garantire la regolarità dei campionati. Ogni giorno che passa il presidente federale sembra sempre più convinto che Sacchi debba tenersi pronto ad organizzare la spedizione svedese, anche se l'estromissione della Csi, contrasterebbe con la decisione del Ciò che ha già ammesso l'ex Urss alle Olimpiadi. Dice Matarrese: «Siamo venuti qui come semplici osservatori. E' chiaro che su questa vicenda non è ancora stata posta la parola fine, ma noi noi ci illudiamo ed auspichiamo che nei due Paesi ritorni la tranquillità. Non ci piace affatto speculare sulle disgrazie altrui. Certo, tutti mi hanno detto che è un peccato che non ci sia l'Italia». Un bel pastrocchio, insomma, dal quale vuole essere del tutto estraneo Platini. Michel ha dedicato all'Italia un pensiero distratto, ma non ha rinun- ciato a lanciare una frecciata velenosa: «Senza gli azzurri vedremo all'Europeo un calcio migliore. Comunque non è la prima volta che capita di non trovarsi di fronte la Nazionale italiana. Se la squadra di Sacchi dovesse essere ripescata? Non sono affari miei, ma vostri». Il et della Francia rifiuta il ruolo di favorito: «Non lo accetto. Essere favoriti non dà vantaggi, non significa né fare un gol in più, né in meno. Nel nostro gruppo ci sono squadre di grande qualità. Sarà un girone molto spettacolare. E poi un Europeo è diverso da un mondiale. Qui ci sono soltanto otto squadre, tutti sanno tutto degli avversari. Sono comunque sicuro che la Francia farà bene». L'unico dubbio di Platini, che ha confermato che il 19 febbraio la Francia affronterà in amichevole l'Inghilterra à Wembley, è legato alla Csi: «La difficoltà maggiore arriva dalla squadra ex sovietica. Non ne so nulla, ma nessuno sa con quali giocatori si presenterà qui in Svezia». Fabio Vergnano Michel Platini poco gentile con gli azzurri: «Se mancano si vede un calcio migliore»; sopra, Bishovets, ieri assente Michel Platini poco gentile con gli azzurri: «Se mancano si vede un calcio migliore»; sopra, Bishovets, ieri assente