«Mister dollaro» abdica

«Mister dollaro» abdica David Rockefeller passa lo scettro al figlio David junior «Mister dollaro» abdica L'impero nato dal petrolio ora vale 12.000 miliardi Ma non sarà facile tenere unito un clan con 83 eredi NEW YORK. «Si tratta certamente di un passo significativo nella storia della nostra famiglia». Così, con un tocco di solennità, il patriarca David ha dato ieri l'annuncio dal vertice delle operazioni di famiglia. Ma una staffetta in casa Rockefeller, il cui patrimonio si aggira sui dieci miliardi di dollari (più di 12 mila miliardi di lire) fa sempre notizia, anche per il fascino che l'impero fondato sul petrolio dal barone John Davison Rockefeller continua ad ispirare. E' tempo di grandi cambiamenti per una delle dinastie più famose del nostro secolo. Dopo aver riorganizzato le proprietà di famiglia nella Rockefeller Financial Services, una società unica che provvede ad amministrare la fortuna dei miliardari americani, il settantasettenne David Rockefeller ha deciso di cedere il bastone del comando. Lui, già presidente della Chase Manhattan Bank, carica lasciata nell'81, superstite della terza generazione del nome più nobile (e noto) del capitalismo americano, ha deciso di farsi da parte. Il compito di supervisione degli affari e delle attività di beneficenza dell'impero passeranno ora al figlio David Rockefeller Junior. Toccherà a lui, 50enne erede di una delle famiglie più ricche del mondo, completare la trasformazione dell'impero e ac- celerare la fase di globalizzazione della finanza del gruppo. «La famiglia si sta adattando alla realtà dei moderni mercati» ha commentato Peter Johnson, un collaboratore di David Rockfeller che ha scritto due libri sulla storia della dinastia americana. E non è un'impresa facile pilotare le fortune degli 83 eredi del clan, che fanno capo a una complessa amministrazione forte di 175 funzionari. Uno degli amministratori, si legge in una biografia di famiglia non autorizzata, pochi anni fa ha commentato: «Questa è gente che non sa vivere con un milione di dollari l'anno...». Ma, a poco a poco, David Junior Rockefeller è emerso come il leader naturale tra i 22 cugini della quarta generazione, tra i 25 e i 63 anni. Nel clan c'è di tutto: psichiatri, medici, architetti, insegnanti universitari e teologi. C'è chi fabbrica tazze da gabinetto ecologicamente avanzate e chi ha legalmente rinunciato al nome di Rockefeller, un peso eccessivo per una vita normale. Ma David Junior è di un'altra stoffa. E' lui che da anni guida la fondazione Rockefeller, un gigante con un patrimonio che oscilla tra i 250 e i 300 milioni di dollari, con un bilancio annuale sui 10 milioni di dollari. Ed è lui che guida i meetings di fine settimana a Pocantino Hills, nei pressi di New York, la reggia del clan: decine di villette e piscine, una sede comune, un parco e un campo da golf privato. Ora spetta a lui plasmare la nuova realtà del gruppo, restituire spinta imprenditoriale dopo una fase di appannamento culminata con l'uscita della famiglia dal Rockefeller Center, il cuore di Manhattan su cui sventola ormai la bandiera giapponese. Ma soprattutto, dovrà continuare a garantire redditi più elevati a un clan destinato a crescere. E non è un'impresa facile. [r. e. s.] David Rockefeller

Luoghi citati: Manhattan, New York, Pocantino Hills