Mina dell'Ira fa strage sul furgone degli operai di Paolo Patrono

Mina dell'Ira fa strage sul furgone degli operai Sette morti in Ulster, lavoravano per un'azienda inglese Mina dell'Ira fa strage sul furgone degli operai LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un'altra strage dell'Ira, questa volta contro un gruppo di civili nord-irlandesi. Sette persone sono morte, ieri sera, dilaniate da una mina che ha fatto saltare per aria il furgoncino sul quale stavano tornando dal lavoro, e altre sei sono rimaste gravemente ferite. La strategia del terrore sta tragicamente funzionando: un giorno un clamoroso anche se incruento attentato a Londra, un'altra volta un massacro in Ulster. L'obiettivo è quello di mobilitare tutte le forze di sicurezza inglesi in una continua e quasi sempre vana caccia ai terroristi e di fiaccare la volontà negoziatrice del governo inglese, impegnato da mesi in un faticoso tentativo per portare al tavolo delle trattative i rappresentanti della maggioranza protestante e della minoranza cattolica. L'attentato di ieri sera s'inquadra appunto in questa strategia del terrore, avviata prima di Natale con l'orgogliosa minaccia di una «offensiva d'in¬ verno» mirante a costringere l'Inghilterra a sgombrare l'Ulster. Secondo le prime notizie provenienti da Belfast, l'attacco è avvenuto a un incrocio della strada che conduce da Omagh a Cookstown, poche decine di chilometri a Ovest di Belfast e in prossimità del confine con la Repubblica d'Irlanda. Il furgone che trasportava 14 lavoratori di un'impresa edile è stato dilaniato da una esplosione causata probabilmente da una mina o da una bomba fatta scoppiare a distanza. Il boato dell'esplosione si ; udito in un raggio di parecchi jhilometri e l'invio dei soccorsi è stato rapido, con ambulanze accorse sia da Omagh che da Belfast. Ma quando i soccorritori sono arrivati sul posto insieme con la polizia, la scena era spaventosa: poveri corpi smembrati in un raggio di decine di metri, il lamento dei sei feriti che sono sopravvissuti fortunosamente all'attentato. La polizia ha subito confermato che le vittime erano tutte civili, e che a bordo non vi erano membri delle forze di sicu¬ rezza. Si tratta quindi di un attacco, non raro, attuato dall'Ira contro chi coopera allo sviluppo economico dell'Ulster. In questo caso, i lavoratori di un'impresa di costruzione. L'azione di ieri sera è anche una sfida, una beffa contro le forze inglesi e il governo Major che nelle ultime settimane ha aumentato il numero dei soldati presenti in Ulster. Sul piano politico, rende ancora più difficile la ricerca di una soluzione negoziata. Ieri il ministro per l'Irlanda del governo inglese, Peter Brooke, era a Dublino per un incontro con il suo collega irlandese Jerry Collins nel tentativo di far ripartire il processo negoziale fra i partiti dell'Ulster interrotto la scorsa estate. Ma il rigurgito di violenza e le prospettive di elezioni legislative molto incerte che potrebbero rendere determinante l'appoggio degli «unionisti» protestanti al partito conservatore di Major, rendono ben difficile la prospettiva di una sollecita ripresa delle trattative alle quali l'Ira si oppone con il terrore. Paolo Patrono Un furgone brucia nel centro di Londra Era stato usato dai terroristi dell'Ira per un attenuto a Downing Street l'anno scorso

Persone citate: Jerry Collins, Peter Brooke