L'affronto di Mickey Mouse

L'affronto di Mickey Mouse L'affronto di Mickey Mouse Un pittore inglese scandalizza i reduci LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' scandalo in Inghilterra per un «Topolino nel Golfo», che sembra una immagine irriverente per i combattenti e per le vittime della guerra contro Saddam Hussein. Perché l'artista inglese John Keane, pittore ufficiale al seguito del corpo di spedizione britannico, ha ritratto Topolino seduto su quella che sembra proprio una tazza da gabinetto sulla spiaggia kuwaitiana. E' una vecchia tradizione inglese, risalente addirittura a Wellington, quella di distaccare un artista ufficiale al seguito dell'esercito di Sua Maestà sulla linea del fronte. Ma mai era accaduto in passato, nemmeno quando Paul Nash aveva ripreso nelle sue opere tutto l'orrore dei combattimenti sul fronte occidentale nella Prima guerra mondiale, che le raffigurazioni artistiche urtassero così profondamente la sensibilità delle famiglie delle vittime e dei reduci. La scelta di John Keane, 37 anni, artista che si colloca nel filone dell'estrema sinistra «arrabbiata», avrebbe dovuto far prevedere una rappresentazione anticonvenzionale della guerra. Ma la scelta dell'«Imperial War Museum» era caduta proprio su di lui e l'artista aveva accettato l'anno scorso di restare cinque settimane con i combattenti nel Golfo. E ne è tornato con un bagaglio di esperienze drammatiche che ha riversato nelle sue opere, le quali verranno esposte ufficialmente in marzo al Museo della Guerra. Ma è bastato un giro nel suo studio colmo della cinquantina di opere da esporre per scatenare subito le polemiche. Perché quel Topolino, inequivocabilmente seduto sul gabinetto accanto ad un carrello da supermercato pieno di missili, è sembrato «un insulto» alle famiglie dei caduti britannici nel Golfo. Come irriverente è parsa agli americani quella rappresentazione emblematica dell'impegno Usa nell'operazione «Tempesta nel deserto». Il pittore anticonformista si è difeso ricordando che anche nella Seconda guerra mondiale un emblema delle truppe americane era proprip il waltdisneyano «Mickey Mouse». Keane ha perciò sostenuto: «La reazio¬ ne di questa gente mi pare davvero un po' prematura. Nelle mie opere ho testimoniato soltanto gli orrori della guerra e quello che visto con i miei occhi. E a Kuwait City ho proprio trovato un Topolino in una stanza usata come gabinetto dalle truppe irachene». Mentre la Walt Disney sta studiando con i suoi legali se citare l'artista, le polemiche contro John Keane, che si definisce «non un pacifista ma un codardo», stanno montando vivacemente in Inghilterra, alimentate da deputati conservatori e dalle famiglie delle vittime. La prima conseguenza dello scandalo è però tutta a favore del pittore. Infatti le sue opere, che avevano una quotazione compresa fra i 10 ed i 30 milioni di lire, sono subito balzate a livelli record. E chi ha visto in anteprima «Gas Alert» e «La libertà della stampa» assicura che le raffigurazioni di Keane sulla guerra del Golfo scuoteranno il mercato. «Se fosse onesto dovrebbe versare il ricavato alle famiglie dei caduti», incalzano i critici dell'artista dissacratore che ride delle polemiche. lp. pat.] «Topolino nel Golfo»: uno dei quadri che hanno scandalizzato i reduci britannici

Luoghi citati: Inghilterra, Kuwait, Londra, Usa, Wellington