Gamsakurdia torna e marcia su Tbilisi

Gamsakurdia torna e marcia su Tbilisi Disordini nella capitale mentre la giunta al potere invia la Guardia contro i ribelli Gamsakurdia torna e marcia su Tbilisi L'ex presidente georgiano dichiara la guerra civile MOSCA. Il deposto presidente Zviad Gamsakurdia, ritornato ieri mattina in Georgia dopo una rocambolesca partenza l'altro ieri da Erevan, ha invitato tutti i suoi sostenitori a marciare su Tbilisi, annunciando l'inizio della guerra civile. L'opposizione ha già inviato reparti armati contro i sostenitori dell'ex Presidente: lo scontro è imminente. Secondo Tenghiz Kitovani, membro del disciolto Consiglio militare che aveva preso il potere dopo la fuga del Presidente, l'aereo con a bordo Gamsakurdia è atterrato ieri mattina all'aeroporto di Sukhumi, città portuale georgiana sul Mar Nero. Da qui, in auto, il Presidente ha raggiunta la cittadina di Zugdidi, dove si trova attualmente. A Zugdidi - lo dice la Tass - si è svolta una manifestazione di sostenitori del Presidente, nella quale ha preso la parola lo stesso Gamsakurdia che ha invitato tutti a marciare su Tbilisi, dichiarando ufficialmente aperta la guerra civile. Almeno duemila persone sono scese in piazza a Tbilisi per chiedere'il ritorno al potere del Presidente. I manifestanti che hanno sfilato per le strade del centro cittadino hanno inneggiato slogan contro la «giunta di Tbilisi» raccogliendosi davanti al palazzo presidenziale. Parlando dopo la notizia del ritorno del Presidente, Dzhiaba Io- seliani (uno dei leader dell'opposizione che ha preso il potere) e capo del movimento armato Mkhedrioni, ha detto che le forze sulle quali può contare Gamsakurdia nella Georgia occidentale non costituiscono una reale minaccia. Il leader della Guardia ribelle Kitovani parlando alla radio - ha accusato le autorità armene di aver fatto un gioco sleale, permettendo a Gamsakurdia di far ritorno in Georgia. Anche il capo del governo provvisorio georgiano, Tenghiz Sigua, ha protestato con Erevan, in una telefonata con il presidente armeno Ter-Petrosian. La Turchia ha fatto sapere di aver posto in «stato di allerta» le truppe al confine con la Georgia. L'altro ieri sera Gamsakurdia - rifugiatosi in Armenia il 6 gennaio scorso - era partito in aereo da Erevan per una destinazione sconosciuta. Egli stesso aveva detto di «recarsi in un Paese amico». Poco dopo si era sparsa la notizia dell'atterraggio dell'aereo con Gamsakurdia a Grozny, capitale della Repubblica autonoma di Ceceno-Inguscezia (Federazione russa, Caucaso settentrionale), tuttavia il presidente ceceno Dziokhar Dudaiey aveva detto di non sapere nulla sul presunto arrivo di Gamsakurdia. «Ho lavorato tutto il giorno al Parlamento, e non so assolutamente nulla su un arrivo di Gamsakurdia», aveva afferma- to il leader ceceno. Il ritorno del deposto Presidente in Georgia potrebbe far precipitare definitivamente la situazione nella piccola Repubblica caucasica, dove il potere è stato assunto dall'opposizione. Secondo fonti ufficiali sanitarie georgiane, negli scontri armati protrattisi a Tbilisi dal 22 dicembre al 6 gennaio, almeno 113 persone sono morte e oltre 400 sono rimaste ferite. Il Presidente del Parlamento dell'Abkhazia - Repubblica autonoma inclusa nella Georgia ha confermato ieri che Gamsakurdia è giunto a Sukhumi, capitale abkhaza. Ha aggiunto di non essere stato avvisato in anticipo dell'arrivo del deposto Presidente, e ha detto che l'aeroporto della città è controllato attualmente dai sostenitori di Gamsakurdia. A pro¬ posito del presunto incontro fra rappresentanti del Presidente e una delegazione cecena per la creazione di una Repubblica «megrelo-abkhaza», il presidente del Parlamento di Sukhumi, Vladislav Ardzinba, ha detto di non sapere nulla ài riguardo, e di non aver preso parte a una tale riunione. Intanto da Tbilisi, il generale Valeri Patrikieev - comandante del distretto militare del Caucaso - ha detto ieri che tale distretto deve restare sotto la giurisdizione della Federazione russa. Ha precisato che un tale orientamento è emerso dalle riunioni delle assemblee di ufficiali della regione. Armenia e nuove autorità georgiane - ha detto - sono d'accordo, mentre obiezioni al riguardo vengono sollevate dall'Azerbaigian. [ ] [e. st.] U.R.S.S. ^ MAR "NERO /BATUMI- KUTAISI CCHINVAU VPOII O O ACHALCICHE o m TURCHIA GEORGIA TBILISI * ORUSTAVI MARNEULI^ WsmMwsm «lillllil Tlpii llllli Il deposto presidente Gamsakurdia è ritornato ieri mattina in Georgia annunciando l'inizio della guerra Civile IFOTOAP]

Persone citate: Guardia, Sigua, Tenghiz Kitovani, Valeri Patrikieev, Vladislav Ardzinba, Zviad Gamsakurdia