I Verdi a caccia di amici «Siamo rimasti soli»

I Verdi a caccia di amici «Siamo rimasti soli» A Chianciano l'assemblea nazionale del partito I Verdi a caccia di amici «Siamo rimasti soli» ROMA. Stasera il popolo dei Verdi cala su Chianciano Terme, scelta ideale per disintossicarsi da malumori e incertezze, alla vigilia di una scadenza elettorale imprevedibile. E' la quattordicesima assemblea nazionale, a tredici mesi da quell'altro convegno termale che a Castrocaro salutò la fusione fra il «Sole che ride» e la margherita dei «Verdi Arcobaleno». Sembrava l'inizio di una nuova era: qualcosa, invece, non ha funzionato. Mancanza di un leader, dissidi fra il vertice politico e la base, rapporti difficili con ((Amici della Terra», «Lega Ambiente» e altre importanti associazioni ecologiste. Il Verde si è ritrovato solo. Si allontanano ambientalisti storici come il pretore Amendola e Rosa Filippini. E mancano i ricambi: «D'altronde noi non ci mettiamo a cercare cantanti e calciatori», dice Massimo Scalia, capogruppo alla Camera. L'elenco dei corteggiati illustri si fer- ma a quattro nomi: i giornalisti Piero Angela e Giovanni Valentini, il riluttante Fulco Pratesi del Wwf e la signora Pina Grassi, vedova dell'imprenditore siciliano ucciso dalla mafia. Scalia guarda al mondo dell'associazionismo cattolico, ma si ritira sconfortato: «Le Acli hanno virato di 180 gradi, tornando nell'orbita della de». Gli piace il Movimento federativo democratico di Giovanni Moro, «ma figuriamoci se lui accetta». E intanto la Lega conquista proseliti fra gli ecologisti veronesi e fiorentini. E risuona anche la sirena di Pannella, che dopo aver vanamente teso una mano ai Verdi in vista delle prossime elezioni, la ritrae offeso: «Più che alla politica sono interessati a creare posti all'apparato». Per superare l'isolamento, Scalia propone a tutti i parlamentari disponibili «un movimento trasversale che superi quello referendario», [m. gra.J

Luoghi citati: Chianciano, Chianciano Terme, Roma