Per il delitto del bosco la chiave in un fucile? di Lodovico Poletto

Per il delitto del bosco la chiave in un fucile? Assassinio dei coniugi di Mazze, c'è una pista Per il delitto del bosco la chiave in un fucile? Forse una pista nel giallo di Mazze, l'omicidio di Enzo Pilone e Luigina «Bidi» Podio, i coniugi ammazzati nei boschi sulle colline del paese nell'ottobre scorso. Una pista che parte da un fucile da caccia a pompa con matricola abrasa trovato, qualche tempo fa, abbandonato in aperta campagna. 11 proprietario sarebbe Nicola Petrillo, 42 anni, un pregiudicato di Ivrea che i carabinieri hanno arrestato l'altro giorno per detenzione d'arma. Il giudice per le indagini preliminari, Antonio De Marchi, che lo ha interrogato alla presenza dei difensori Leonardo Musumeci e Ferdinando Ferrerò gli ha contestato il possesso. «Non ho mai avuto un'arma simile; non avrei neanche saputo che cosa farmene» si è difeso Petrillo, che comunque continua a rimanere dietro le sbarre. Il perché non si sa e non se lo sanno spiegare neppure i suoi legali, a meno che quel fucile sia stato utilizzato per qualche grave fatto criminoso. Una rapina finita con il ferimento di qualcuno o, forse, l'omicidio dei coniugi Pilone. Per il momento si tratta soltanto di ipotesi sulle quali nessuno si sbilancia, neppure i carabinieri di Ivrea che hanno operato l'arresto. Eppure i particolari che portano a possibili collegamenti con quella duplice esecuzione sono molti. L'arma è un fucile da caccia a pompa, calibro 12, dello stesso tipo di quello utilizzato dal killer di Mazze. Nicola Petrillo, secondo l'accusa, ne sarebbe venuto in possesso nel luglio scorso. Lo dice un ex carabiniere di Chivasso (quello a cui gli investigatori sono risaliti facendo ricostruire in laboratorio i numeri di matricola limati) che glielo avrebbe venduto in cambio di poche centinaia di migliaia di lire. Altro per ora non si sa. Nicola Petrillo ha numerosi precedenti penali. Nel '75 era stato arrestato e condannato per sfruttamento. Aveva poi trascorso un lungo periodo in Inghilterra, poi in Corsica nella Legione Straniera ed al ritorno in Italia aveva trovato modo di rimettersi in luce in una violenta rissa culminata con lesioni che l'avevano riportato in Tribunale. Più di recente, nell'84, era tornato in carcere per un residuo di pena legato alla prima vicenda. Dagli uffici della Procura della Repubblica di Ivrea non è trapelato nulla. Non è stato possibile neppure accertare se su quell'arma è già stata eseguita, o meno, una perizia balistica. Lodovico Poletto La casa di Luigina e Vincenzo Pilone. Nt' riquadro Nicola Petrillo, arrestato

Luoghi citati: Chivasso, Corsica, Inghilterra, Italia, Ivrea