l'Alfa attacca l'Europa con la 155

L'Alfa attacca l'Europa con la 155 Presentata a Barcellona la nuova berlina medio-alta di Arese: classe, confort e sportività L'Alfa attacca l'Europa con la 155 Sprint, sicurezza, ecologia e grande spazio a bordo Le prestazioni non penalizzate dalla catalizzazione Tecnologie d'avanguardia Investiti mille miliardi di lire Impianti totalmente rinnovati BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, il 1992 sarà positivo per l'Alfa Romeo. L'anno si è aperto, infatti, con il lancio della 155, la nuova berlina che si colloca nella categoria delle vetture di classe mediosuperiore. La vettura, che adotta le più avanzate tecnologie sul piano tecnico e ambientale, apre una nuova, impegnativa fase di crescita produttiva e di mercato per la Casa di Arese. Motivata dall'eccellente tenuta del marchio e della sua quota di mercato in Europa, si prepara a rafforzare ulteriormente la sua immagine di sportività. Per il progetto e la realizzazione della 155 - ha affermato Giovanbattista Razelli, responsabile della Divisione Alfa Romeo - sono stati investiti circa 1.000 miliardi di lire, di cui circa 700 spesi per i nuovi impianti di produzione di Pomigliano d'Arco, dove la vettura viene prodotta. «Questi impianti, che rappresentano una delle più avanzate realizzazioni industriali a livello mondiale, soprattutto per l'elevata flessibilità, produrranno, a regime, oltre 100.000 vetture l'anno». L'obiettivo commerciale che l'Alfa si propone di raggiungere quest'anno con la nuova berlina è tra 50 e 60.000 unità in Italia e fra 20 e 25.000 negli altri Paesi d'Europa. Perii 1993, con la piena commercializzazione nell'intero continente europeo, è ipotizzabile una quota eguale fra interno ed estero. • Il compito della 155 non è facile ma - ha detto Razelli - la nuova vettura si presenta vincente. Infatti le è affidata la missione di promuovere una presenza dell'Alfa Romeo sempre più incisiva nella fascia alta del segmento D, il settore delle berline medie di categoria superiore, diventato oggi ancora più rilevante per la tendenza alla contrazione della domanda nei segmenti più alti. I volumi di vendita del segmento D - nel quale la 155 sostanzialmente si inserisce, pur potendo destare interesse anche in automobilisti del segmento superiore - sono in costante aumento sul mercato europeo, dove attualmente si vendono oltre 3 milioni di vetture, circa un quarto del mercato totale che, nel 1991, è stato di 13.344.800 unità. Con la realizzazione della nuova vettura, l'Alfa Romeo riconferma non solo le sue spiccate qualità tecniche e tecnologiche, ma la sensibilità all'ambiente. Infatti la nuova vettura nasce solo catalizzata, affiancandosi alle versioni ecologiche di tutti i modelli della Casa che ha così anticipato le future norme antinquinamento per le cilindrate più contenute. In questa strategia si propone di determinare nel corso dell'anno un autentico salto di qualità nelle scelte della propria clientela, soprattutto di quella italiana. L'obiettivo è di portare a fine '92 la percentuale delle Alfa catalizzate, rispetto al totale delle vendite, dall'attuale 3,2% al 60-62% sul mercato nazionale e di incrementare ulteriormente in misura significativa la quota sui mercati esteri, già oggi rilevante con circa il 53 per cento. L'andamento delle vendite nel 1991 è stato per l'Alfa Romeo un anno sostanzialmente soddisfacente, specie se si tengono presenti - è stato fatto notare nell'incontro - «sia le forti contrazioni locali registrate da alcuni fra i maggiori mercati europei, sia le ripercussioni determinate dall'attesa per il nuovo modello, che hanno inevitabilmente penalizzato la 75. Le vetture vendute complessivamente lo scorso anno hanno sfiorato le 200.000 unità (199.941), di cui 113.656 sul mercato italiano (56,8%) e 86.285 su quelli esteri (43,2%). Le previsioni per il '92 sono ottimistiche e parlano di 225.000 unità, grazie proprio alle attese della clientela per la 155. In Italia il 55,9% delle consegne ha riguardato lo scorso anno la gamma 33-Sport Wagon con 63.575 unità; il 22,7% la 164 (l'ammiraglia di Arese) con 25.266 immatricolazioni; il 18,7% la 75 (21.519) e il 3,2% le versioni Spider con 3.296 unità. Leggermente diversa la ripartizione sui mercati esteri: il 44,1% (50.134 unità) è stato appannaggio della 33-Sport Wagon, il 21,6% della 164 con 18.540 vendite, il 14,7% della 75 (12.696) e il 5,7% dello Spider (4.915 unità). L'anno scorso l'Alfa Romeo ha incrementato significativamente la propria presenza su mercati molto competitivi come Germania, Olanda, Belgio Austria, Grecia e Portogallo. «Lo scenario del futuro prossimo e meno prossimo - è stato concluso - è caratterizzato da un intenso e stimolante dinamismo. La 155 è infatti soltanto il primo di una serie di prodotti inediti che consentiranno di rinnovare completamente, entro la prima metà degli Anni 90, la propria offerta e di allargarla a nuovi segmenti di mercato». Renzo Villa re La Casa milanese produrrà a regime oltre centomila vetture l'anno La 155 è una vettura a tre volumi con linea a cuneo: sarà venduta nel mercato italiano a partire dal 24 gennaio; a lato e sotto, la plancia portastrumenti e l'abitacolo a cinque posti con comodi sedili anteriori di disegno sportivo In alto, una radiografia della nuova berlina: motore e trazione sono anteriori, sospensioni a ruote indipendenti, 5 marce; a lato, l'impianto di Pomigliano ali5

Persone citate: Razelli, Renzo Villa