PARTENZA IN POLE POSITION di M. Fe.

PARTENZA IN POLE POSITION PARTENZA IN POLE POSITION BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO Dopo la Fiat Cinquecento arriva l'Alfa Romeo 155. Il made in Italy va all'attacco dell'Europa in due settori diversi ma importanti come quello delle citycars (anche a trazione elettrica) e delle berline di classe medioalta. La sfida è a tutto campo e la squadra di Paolo Cantarella, con i tre marchi Alfa, Fiat e Lancia, ha cominciato ad attuare quell'operazione che in pochi anni porterà sul mercato una valanga di nuovi modelli targati Torino e Milano. «Alfa, Fiat e Lancia - sottolinea spesso Cantarella - devono conservare le loro individualità. Avremo auto in linea con le tradizioni e gli specifici obiettivi di ogni marchio». E proprio la 155 è una conferma di questa filosofia: dall'aspetto grintoso, con una classica forma a cuneo (il design è del Centro Stile Alfa in collaborazione con l'Idea Institute), all'assetto e alle motorizzazioni. Una vera Alfa, che per la sua personalità si distingue in un panorama fatto spesso di modelli un po' banali, ispirati alla scuola californiana del tutto tondo e morbido. Basta guidarla, la 155, per ritrovare, in chiave moderna, lo spirito del Biscione. Tanta potenza, un comportamento stradale eccitante, sprint a volontà. E la voce dei propulsori, specie quella del sei cilindri di 2500 ce - una scommessa sul futuro, visto che in Italia attualmente abbiamo un'Iva al 38% sulle vetture di oltre due litri, una scommessa anche in chiave europea -, richiama quella di gloriosi motori del passato. Ma anche sicurezza e confort, cura dei dettagli, contenuti tecnologici di primo piano, rispetto per l'ambiente: tutte le versioni della nuova berlina nascono «verdi». «Sportività evoluta» dicono in Alfa. «Il cliente - afferma Giovanbattista Razelli, responsabile del marchio Alfa - non concepisce più di fare sacrifici a favore delle prestazioni. Vuole stare comodo e avere un mezzo di qualità, una qualità che è fatta anche di materiali ecologici e di processi industriali puliti». Ecco allora questa 155 che esprime il concetto di berlina sportiva degli Anni Novanta. Tutte le doti per cui l'Alfa Romeo è diventata una leggenda e tutte le caratteristiche che i tempi dettano. Un abitacolo piacevole, con una plancia esemplare per funzionalità e sedili che ancorano il corpo, un bagagliaio incredibilmente capiente (520 litri), motori briosi e al tempo stesso elastici, anche se i rapporti del cambio, volutamente corti, spingono a una guida brillante (che non vuol dire irragionevole). «Penso - sostiene con orgoglio Razelli - che l'Alfa sia riuscita a creare una vettura sincera e equilibrata, anche più di quanto la gente non si aspetti. I nostri concessionari sono entusiasti e, a quel che sappiamo, c'è molta attesa tra i nostri clienti». La 155 sarà posta in commercio nel mercato italiano a partire dal 24 gennaio: i prezzi non sono ancora definiti, ma, lira più lira meno, la 1800 costerà 26 milioni nella versione base e 28 in quella lusso, la due litri 30 milioni, la 2500 sei cilindri 42 milioni (ecco il peso fiscale) e la 4x4 turbo 44-45 milioni. In autunno sarà disponibile anche una turbodiesel ecologica con propulsore VM, che, senza la necessità di impiegare un catalizzatore ossidante, rispetterà persino le severe norme Usa '87. Ci sarà anche una 155 da corsa, prodotta in appena 7 esemplari e destinata al campionato velocità turismo (una verrà affidata a Nannini), che nel '93, unendosi a quelli francese e tedesco, potrebbe sfociare in una sfida europea. La 155 è prodotta nei rinnovati impianti di Pomigliano. E ogni vettura è collaudata su strada: l'Alfa vuole essere subito in pole position. [m. fe.]

Persone citate: Biscione, Nannini, Paolo Cantarella, Razelli

Luoghi citati: Barcellona, Europa, Italia, Milano, Torino, Usa