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Cancellato Chikabala dalla Coppa d'Africa li. CASO E' durato poco il sogno dell'atleta sieropositivo Cancellato Chikabala dalla Coppa d'Africa ZIGUINCHOR. Si era illuso, Webster Chikabala, di poter ritrovare serenità e comprensione in patria. I contratti che i tedeschi della Dynamo Dresda e i belgi dell'Eintracht Aalst gli avevano strappato sotto il naso, appena appreso dell'esito positivo del test anti-Aids, sembravano lontani. Sembrava che i suoi compatrioti, i suoi compagni di squadra volessero offrire alla vecchia Europa una lezione di solidarietà umana/ accogliendo senza paure il collega sieropositivo, giocando e battendosi accanto a lui. E avrebbero dovuto farlo di nuovo ieri sera, scendendo in campo per la seconda partita della Coppa d'Africa nello stadio di Ziguinchor, contro il Ghana. Ma evidentemente la realtà era diversa: la notizia delle condizioni di Chikabala è rimbalzata in fretta anche in Senegal, con conseguenze drammmatiche per il giocatore. Un muro di silenzio è stato creato immediatamente attorno al caso. Tutti i giornali sono spariti dal ritiro della squadra: che nessuno legga, che nessuno sappia, per evitare il rischio di sollevazioni, paure, rivolte in seno alla squadra. E Webster Chikabala si è trasformato in un fantasma. Il suo nome è sparito dalla formazione. Inutile indagare. «Webster Chikabala è stato escluso per scelta tecnica, per scarso rendimento», questa la scarna chiarificazione. E ora il rischio è che Chikabala debba pagare la sua condizione con una nuova e ben più dolorosa messa al bando, anche nel suo Paese. Che diventi un capro espiatorio, e gli venga tolta così anche quella voglia e quella forza di reagire che avrebbero potuto farne un simbolo nella lotta contro la malattia. E sarà sempre di più una vittima. [c. p]