Produttori in rivolta: sono criminali di Sergio Miravalle

Produttori in rivolta: sono criminali Produttori in rivolta: sono criminali II settore teme di perdere quota, vertice dal ministro Goria ROMA. Non c'è pace per il vino. Titoli sulle prime pagine dei giornali, foto di carabinieri intenti a sequestrare damigiane, mappe con le dislocazioni delle cantine fuorilegge. Sembra di essere tornati alla primavera del 1986, quando lo scandalo del metanolo travolse gran parte dell'enologia nazionale. Allora ci furono 19 morti. E per quella strage proprio la settimana scorsa, la Corte d'assise di Milano ha inflitto pene per quasi un secolo di carcere ai 12 imputati maggiori. Questa volta i Nas hanno bloccato gran parte dei 40 mila ettolitri di prodotto sospetto. Ma le brutte notizie dal Veneto turbano come allora il mondo dei produttori di vino che si ritrovano con preoccupante periodicità a dover sopportare scandali più o meno grandi. Ieri è stata un'altra giornata di rabbia ed emozioni. Da Roma il ministro dell'Agricoltura Goria ha annunciato per domani una riunione di tecnici ed esperti del settore. Sempre a Roma c'è stato un summit alla Federvini, l'associazione delle aziende del settore enologico che aderiscono alla Confindustria. Presieduta da Vittorio Vallarino Gancia, contitolare della casa di spumanti di Canelli, la riunione si è conclusa con un comunicato in cui dopo aver dato atto dell'«efficienza dell'azione di controllo svolta dai Nas», si rileva «la forte diffusione data alla notizia, a riprova della grande emotività che sta intorno al problema vinicolo, anche in un caso limitato territorialmente e che ha come protagonista un piccolo gruppo di operatori non qualificati e marginali». Gli industriali del settore ricordano agli operatori «del commercio e della distribuzione che, per una tutela del consumatore, le politiche di acqui¬ sto non vanno basate esclusivamente sul prezzo». E' un richiamo alle polemiche, mai placate, sul mercato di bottiglioni, damigianette e spumantelli vari, venduti, anche dalla grande distribuzione, a prezzi che a malapena coprono i reali costi di produzione del vino, se fosse genuino. E' il sottobosco enologico, mai debellato, nonostante le promesse e le prese di posizione perentorie. Già ai tempi del metanolo si chiesero misure severe. Ma molte delle istanze presentate allora sono ancora disattese: resta una chimera l'anagrafe vitivinicola nazionale che consenta una reale radiografia del vigneto Italia (un milione di ettari, quasi altrettante aziende, più di 5000 miliardi di fatturato, per un terzo dovuto all'export). Problematico il coordinamento dei molti organi di controllo, disattesa la richiesta di processi rapidi, inattuate le proposte di istituire enotecnici condotti e fornire in etichetta più informazioni ai consumatori. Arcangelo Lobianco, presidente della Coldiretti, ha definoto «criminali irresponsabili» gli arrestati in Veneto e difeso «l'agricoltura sottoposta ad ingiuste campagne denigratorie generalizzate». Gli ha fatto eco Giuseppe Avolio, presidente della Confcoltivatori che ha richiamato la necessità «di una più attiva collaborazione tra viticoltori, trasformatori e commercianti per individuare, isolare e scacciare dal mercato tutti gli imbroglioni». La Confagricoltura invita a «colpire duro per proteggere i consumatori e tutelare i produttori onesti». Ieri a Milano, molti dei più famosi produttori di vino italiani si sono ritrovati per ricordare la figura di Giacomo Bologna, mitico patron del barbera di Rocchetta Tanaro, scomparso un anno fa. «Questo è il vero mondo del vino, serio, responsabile, creativo - ha detto Luigi Veronelli, a nome di tutti - i vignaioli con quella gente non hanno niente da spartire». ' Sergio Miravalle Il ministro dell'Agricoltura Goria ha convocato un vertice Vittorio Vallarino Gancia: un caso limitato e ristretto a poche aziende Arcangelo Lobianco, presidente Coldiretti: sono criminali irresponsabili

Persone citate: Arcangelo Lobianco, Giacomo Bologna, Giuseppe Avolio, Goria, Luigi Veronelli, Vittorio Vallarino Gancia

Luoghi citati: Canelli, Italia, Milano, Rocchetta Tanaro, Roma, Veneto