Milano incendiati ristorante e bar di F. Poi.

Milano, incendiati ristorante e bar Dietro ai due roghi l'ombra della mafia Milano, incendiati ristorante e bar MILANO. L'ombra del racket, delle estorsioni, della piccola e grande criminalità che taglieggia negozianti e imprenditori si allunga su Milano. L'immagine è suggestiva ma, a quanto sostengono gli esperti fino ad oggi, priva di elementi concreti. Due incendi dolosi però, in poche ore, uno in pieno centro cittadino, ora potrebbero far emergere una nuova realtà. A sole 48 ore dalla relazione d'apertura dell'anno giudiziario a Milano, in cui il procuratore generale Giulio Catelani aveva buttato acqua sul fuoco della polemica su mafia e camorra in città, ignoti armati di taniche di benzina hanno letteralmente devastato due esercizi commerciali. Il primo incendio alle 22 di domenica. Obiettivo il ristorante «Leonardo's» di via Senato, in pieno centro, a pochi passi dal Duomo. L'allarme è stato dato da alcuni inquilini dello stabile al numero 43 della stessa via che hanno avvisato il 113 dopo aver sentito un gran botto, come una esplosione. I vigili del fuoco, ac¬ corsi sul posto, hanno trovato rotto un vetro posteriore del locale, che dà su via della Spiga. Sul pavimento una sostanza infiammabile, forse un diluente; ed è proprio la vampata del liquido che potrebbe aver provocato la forte detonazione, simile all'esplosione di una bomba. I vigili del fuoco si mettono al lavoro con l'ausilio di alcune autopompe. Impiegheranno quasi due ore a domare le fiamme. Il rogo ha completamente distrutto i mobili e le suppellettili della elegante sala da pranzo. Erano spente da poco più di un'ora le fiamme che, in un'altra zona della città, sono dovuti nuovamente intervenire i vigili del fuoco. Alcuni sconosciuti, poco prima, avevano sollevato una delle quattro saracinesche del «Gran Bar», in via Padova 167. Dopo aver rotto una vetrina, hanno versato della benzina all'interno del locale. Il liquido, unito ai vapori del combustibile, in pochi secondi ha avvolto l'esercizio nelle fiamme, distruggendo i tavolini all'interno del locale. [f. poi.]

Persone citate: Giulio Catelani

Luoghi citati: Milano