E a Bussano chiude la «Balestra» di A. M.

E a Bussano chiude la «Balestra» Azienda orafa E a Bussano chiude la «Balestra» VICENZA. La «Balestra 1882» di Bassano, una delle ditte orafe più antiche e famose d'Italia, chiude i battenti. Gli azionisti dell'azienda hanno deciso di mettere in liquidazione la società dopo avere inutilmente cercato di superare la crisi che attraversa il mercato e la concorrenza. Poco tempo fa la ditta aveva licenziato 80 dei 180 dipendenti rimasti dopo aver raggiunto le 390 unità nei primi Anni 80. «Abbiamo fatto il possibile per non chiudere - ha spiegato Mario Balestra proprio in concomitanza con l'apertura della fiera di Vicenzaoro 1 - cercando fino all'ultimo un partner ma senza successo». L'anno scorso l'azienda aveva ceduto una quota di minoranza alla Itoli di Tokyo, una delle maggiori ditte giapponesi nel mercato mondiale dell'oro. Ma alla fine aveva rinunciato. L'azienda occupa 87 mila metri quadri e tratta ogni anno 10 mila chili d'oro. Il 70 per cento della produzione viene esportato, soprattutto negli Usa. [a. m.]

Persone citate: Bussano, Mario Balestra

Luoghi citati: Bassano, Italia, Tokyo, Usa, Vicenza