Gedda: i mitra c'erano

Gedda: i mitra c'erano Gedda: i mitra c'erano «Però grazie a Pio XII non spararono» ROMA. «Sì, credo che nel '48, anche nella de, ci fossero forze clandestine armate. La situazione politica era gravissima. Si temeva un colpo di Stato dei comunisti, com'era avvenuto in Cecoslovacchia dove il pc aveva soppresso le libertà e Masaryk si era suicidato. E ai nostri confini orientali erano ammassate le truppe di Tito. Il clima politico era rovente. Ma per fortuna le elezioni del '48 sistemarono ogni cosa». Luigi Gedda, fondatore e presidente dei Comitati Civici, fu fra i protagonisti delle elezioni politiche del '48. Fu lui, allora presidente degli «Uomini cattolici», a essere convocato da Papa Pio XII il 10 febbraio di quell'anno, in Vaticano, e a ricevere da Pacelli un preciso mandato: «Caro Gedda, in queste elezioni è in gioco tutto. E noi non possiamo perdere: bisogna portare l'elettorato cattolico a votare de». Gedda inventò i Comitati Civici e guidò i 300 mila volontari cattolici, attivi in 16 mila parroc- chie, a sbarrare la strada al Fronte popolare di pei e psi. Anche i Comitati civici avevano strutture clandestine? E' la stessa domanda che mi hanno fatto i giudici quando nei mesi scorsi mi hanno interrogato nell'inchiesta su Gladio. E io ho smentito nettamente. No, i Comitati Civici non avevano né strutture clandestine né armi: svilupparono una propaganda che fu psicologica, religiosa e basata sulla persuasione. E che fu decisiva per la vittoria della de nel '48. Propaganda religiosa? Certo: perché solo l'intervento della Chiesa poteva dare la vittoria alla de. Le armi non c'entrano nulla. Nel '46, alle elezioni per la Costituente, socialisti e comunisti, arrivavano insieme al 39% dei voti; la de, da sola, al 35,2. La de dunque si prospettava perdente. E non solo per calcolo numerico, ma anche per il fascino che il comunismo e Stalin esercitavano sulle masse e per la figura di Garibaldi che, adottata dal Fronte Popolare, sembrava capace di ottenere consensi anche fra gli intellettuali e i laici. Dunque niente armi? Ma quali armi! In 76 giorni di lavoro e in una campagna elettorale infuocata, i Comitati Civici portarono la de al 48,5 per cento dei voti, mentre il Fronte scese dal 39 al 31. Una vittoria decisiva. E fu soprattutto merito della Chiesa e di Papa Pio XTI se all'Italia fu risparmiato un regime comunista. Mauro Anselmo Luigi Gedda fondatore e presidente dei «Comitati civici»

Persone citate: Gedda, Luigi Gedda, Mauro Anselmo, Pacelli, Pio Xii, Stalin

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Gedda, Italia, Roma