Novelli corre per la Rete di Diego Novelli

Novelli corre per la Rete Oggi a Roma il movimento decide la presentazione delle liste Novelli corre per la Rete Con l'ex sindaco, a Torino, candidato anche Tartaglia Nando Dalla Chiesa a Milano e Leoluca Orlando in Sicilia Diego Novelli quasi certamente non lascerà il campo. Non andrà in pensione senza combattere la battaglia del voto alle elezioni di aprile per ritornare in Parlamento, deputato a Montecitorio. Nella campagna elettorale che si aprirà a marzo, non avrà alle spalle i simboli del pds o di Rifondazione comunista, ma quello della Rete, il movimento di Leoluca Orlando del quale Novelli è garante nazionale. La candidatura alle elezioni politiche per ora è solo ufficiosa, anche se ieri alla Cascina Marchesa di corso Vercelli molti la davano per scontata. La prosecuzione dell'impegno parlamentare dell'ex sindaco delle giunte di sinistra che hanno governato Torino dal luglio '75 al gennaio '85 è legato alla presentazione della lista: problema discusso per ore e rinviato all'assemblea nazionale che si riunisce oggi a Roma. Spiega Angelo Tartaglia, consigliere comunale per la sinistra indipendente sino al 1990, oggi coordinatore della Rete in Piemonte e probabile candidato alla Camera assieme a Novelli: «Appena avremo deciso se presentarci, discuteremo delle candidature, in una riunione che dovrebbe svolgersi tra una decina di giorni. Ma prima vogliamo chiarirci le idee a livello nazionale». Il movimento non avrà co- munque lista in Valle d'Aosta, forse nemmeno in Liguria. Quasi sicuramente scenderà in campo nella circoscrizione Torino-Novara-Vercelli dove l'impegno di Novelli e di Tartaglia potrebbe dare «buoni frutti» e deputati a Montecitorio. «Potremmo - aggiunge Tartaglia - essere presenti anche a Milano dove esiste il grande impegno di Nando Dalla Chiesa. Poi, ovviamente, saremo, e in forze, nelle circoscrizioni siciliane». Il salone delle conferenze della Cascina, adattata a centro civico, era affollato: numerose le presenze del mondo cattolico stanco dei partiti tradizionali, degli ambientalisti che avevano dato linfa ad «Impegno per Torino» (lo schieramento guidato da Angelo Tartaglia che alle amministrative del maggio '90 non aveva ottenuto il seggio per pochi voti), alcuni ex del pei che hanno abbandonato sia il pds sia Rifondazione, ex socialisti ed ex de. Dagli interventi dalla tribuna è emerso il desiderio di esserci, di dare un contributo «alla crescita di una società troppo spesso trascurata dai partiti, più attenti alla bottega elettorale che ai bisogni della gente». Diego Novelli ed Angelo Taratagha dal tavolo della presidenza hanno ascoltato con at- tenzione tutti gli oratori. La maggior parte degli intervenuti hanno dato parere favorevole alla presentazione di liste nelle realtà dove la Rete «è più presente». Fra queste sicuramente Torino e la sua circoscrizione completata dalle province di Novara e Vercelli - dove il movimento ha 400 iscritti. Incerta, invece, la presenza nei collegi del Senato. Ma - ha precisato Tartaglia - l'ultima parola spetta al consiglio nazionale. Nelle realtà in cui la Rete non presenterà il simbolo, i suoi simpatizzanti saranno liberi di entrare in altri schieramenti, soprattutto se «progressisti ed ambientalisti». [g. san.] L'ex sindaco Diego Novelli