Zeman difende il suo spettacolo

Zeman difende il suo spettacolo FOGGIA-GENOA Anche dopo la grandinata di reti subita all'Olimpico, il tecnico non cambia idea Zeman difende il suo spettacolo «Voeller afferma che andremo in serie B?E l'unico che ha il coraggio di dirlo, ma smentiremo tutti» «E'più facile ottenere certe cose da giocatori non affermati? Datemi laJuve efate venire qui Trap» FOGGIA DAL NOSTRO INVIATO La grandinata romana non ha tolto il sorriso a Casillo («Perdere 1-0 o 5-2 è lo stesso». E quando negli spogliatoi dello Zaccheria il figlio di sei anni arriva strillando «Papà, ho fatto gol a Mancini», il presidente replica imperturbabile: «Non è difficile, sai?». O è un grande attore o davvero il sodalizio con Zeman è inalterabile. Il Foggia non vince da cinque partite, quindici punti, se perde oggi rischia di dire addio all'etichetta di rivelazione del campionato. Di spettacolo il Foggia ne ha dato tanto, in quindici partite 23 gol fatti, 22 subiti. Zeman, ma questo gioco spettacolo, questo attaccare sempre è davvero legato ad una difesa colabrodo? «No. In teoria si dovrebbero fare tanti gol e se ne dovrebbero prendere pochi, addirittura nessuno. Però succede anche quello che è successo a Boma quando si commettono errori. E noi ne abbiamo fatti parecchi. Ecco spiegati gli otto gol incassati in due domeniche. Ma siamo ancora in attivo, i conti tornano. L'Inter invece è a zero (14 gol fatti, 14 subiti)». Otto gol in due domeniche, come il Napoli... «Sì, ma noi siamo sotto strettissima sorveglianza. Il nostro 52 ha destato più scalpore del 5-0 del Napoli. Per gli azzurri c'è sempre una parola buona, si cerca di aiutarli, il Foggia invece, guai se non riesce a confermarsi ogni domenica. Tutti ci aspettano al varco. Ma non guardiamo al Napoli, i brutti esempi non ci interessano» E i tifosi? Nessuna protesta? «Non so. Chi parla con me dice di essere contento, forse quando volto le spalle dicono altre cose». Foggia rivelazione, l'avventura è già finita o ci saranno altre belle sorprese? «Per me il Foggia non era una rivelazione prima e non è in crisi adesso. La mia è una squadra che cerca sempre di imporsi, qualche volta ci riesce, qualche altra no. Ma sul piano del gioco abbiamo recitato bene la nostra parte ogni domenica. La classifica? Dipende da come la si guar¬ da. Per me essere a due punti dal 5° posto non è disprezzabile». Però nell'allenamento di venerdì lei ha gridato un po' più del solito... «Provavamo cose vecchie che ci siamo dimenticati». Novanta minuti a tutto gas: schemi, partitelle, anche di pallamano con tiro finale di piede. Quando il fischietto di Zeman concedeva qualche secondo di tregua, metà dei giocatori cadeva sfinita sul prato. Zeman, qualcuno dice che è un ammazza calciatori, un paio di anni con lei e via, spremuti come limoni. «Non so cosa dire. Io credo che i giocatori delle mie squadre siano la testimonianza dell'esatto contrario. Ad esempio Schifiliti, nel Licata, con me ha visto allungarsi la sua carriera». Gioco, spettacolo: domenica scorsa all'Olimpico, visto che quattro gol su cinque sono arrivati dalla vostra sinistra, non le è venuta la tentazione di cambiare, di mettere una pezza all'italiana in quel settore? «E' uno sbaglio guardare solo i gol. La Lazio ha fatto altre azioni più pericolose a destra e al centro. E poi la Lazio, di solito, è più debole sulla sua destra. Quel cross di Doli novanta volte su cento non crea pericoli, piuttosto il tedesco ci ha dato molto fastidio a centrocampo». Voeller ha detto: Io so come finisce il Foggia. «Che andremo in B. Anche altri lo pensano. Lui ha avuto il coraggio di dirlo. Sta a noi smentire Voeller e compagni». E' già partito il toto-allenatori per la prossima stagione. E Casillo sostiene che lei non può lasciare il Foggia, ma che invece lui può licenziarla. «In queste cose hanno ragione i presidenti, di solito». Milan o Juve, campionato già deciso? «Spero di no. Anche se queste 15 giornate promettono male. Il Milan fa più paura della Juve». Si dice che è facile far correre tanto i giovani affamati di gloria e soldi. Con gente affermata il discorso le sarebbe più difficile, se non impossibile. Come sta dimostrando Orrico. «Un bel discorso in teoria. Ma c'è solo un modo per vedere se sono chiacchiere. A me piacerebbe mettere Trapattoni al mio posto e piazzarmi sulla panchina bianconera. E poi vediamo». Oggi il Genoa, brutto cliente... «Cercheremo di fare del nostro meglio. E non voglio sentir parlare di obiettivi minimi, di pareggi. Questi calcoli mi fanno ridere. Noi dobbiamo cercare di vincere, come sempre. Anche se i rossoblu hanno un tipo di gioco che ci può creare molte difficoltà: e grosse. Davanti due attaccanti totalmente diversi, che sanno integrarsi alla perfezione. A centrocampo gente di molta quantità e anche di qualità. Sarà dura, come ogni domenica». Piero Serantoni Zeman (a sinistra), allenatore del Foggia che non vince da 5 partite: «Dovremmo segnare tanto e subire poco, però ci sono gli errori. Siamo in attivo rispetto all'Inter, noi un gol in più di quelli presi»

Luoghi citati: Foggia, Lazio