«In Fiat ha funzionato il patto con i sindacati»
«In Fiat ha funzionato il patto con i sindacati» Baretta (Firn): 7 mila dimissioni agevolate «In Fiat ha funzionato il patto con i sindacati» ROMA. Nel 1991 i dipendenti della Fiat Auto sono diminuiti di circa 7 mila unità (6 mila operai e mille impiegati) per effetto delle dimissioni incentivate. Lo sostiene il segretario nazionale Firn Pierpaolo Baretta, responsabile del settore auto, per il quale la «stragrande maggioranza» era occupata negli stabilimenti del Nord. «Questo dato - ha spiegato Baretta - dimostra che, per far fronte alle crisi aziendali, non ci sono soltanto due strumenti: la mobilità extra-aziendale, che rappresenta di fatto l'anticamera del licenziamento, e il prepensionamento, che nel '91 non è stato affatto sicuro, visto che a molte aziende, e tra queste anche la Fiat, non è stato accordato il numero di pensionamenti anticipati definiti con accordi sindacali, sottoscritti, per di più, al ministero del Lavoro». «Il fatto che ben 7 mila persone - ha continuato Baretta - abbiano accettato di dimettersi, previa incentivazione, dimostra anche che, nonostante le oggettive difficoltà, esiste ancora una certa dinamicità nel mercato del lavoro. Inoltre si deve ricordare che le dimissioni incentivate costano alle imprese molto meno dei prepensionamenti e non costano nulla alla collettività». Il risultato ottenuto non è altro, ha spiegato Baretta, «che il frutto dello "scambio" che concordammo con la Fiat all'inizio del '91. In questo quadro non si può sottovalutare la conferma da parte dell'azienda dei programmi di investimento». Per il '92, secondo Baretta, si potrà proseguire con gli stessi criteri «a condizione che le agenzie del lavoro comincino a funzionare davvero». [Ansa]
Persone citate: Baretta, Pierpaolo Baretta
Luoghi citati: Roma
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